Dal cuore verde di Lucca alle dolci colline della Maremma toscana: la tarda primavera di Villa Santo Stefano porta con sè con una grande novità e un ambizioso progetto che vede la cantina uscire dal suo territorio d’origine e impegnarsi in 11 ettari di vigneto nel territorio di Manciano (GR), a sud della cittadina. Una grande sfida per l’azienda della famiglia Reitzle che realizza il suo sogno di produrre un Cabernet Franc in purezza, portando avanti con passione il suo lavoro sui grandi vini toscani. Il nuovo appezzamento delineerà, così, anche il rinnovato volto dell’azienda, che dalla prossima vendemmia distinguerà i suoi vini tra le linee Villa Santo Stefano in Lucchesia e Villa Santo Stefano in Maremma. Due aree vitivinicole differenti per due diverse interpretazioni del terroir, ma sempre nel segno della toscanità e dell’attenzione alla biodiversità che caratterizzano il lavoro della cantina fin dalla sua nascita. Ad affiancare Villa Santo Stefano in questo nuovo percorso ci sarà l’enologo toscano Attilio Pagli come consulente esterno, forte di quasi quarant’anni di esperienza e grande conoscitore di questa terra. Collaborerà con l’azienda, per la prima volta, anche nel territorio della Lucchesia. Nel vigneto di Manciano, appezzamento orientato a ovest e situato su suoli molto minerali, saranno allevati vitigni internazionali come il Cabernet Franc, le cui uve nei prossimi anni daranno vita a un nuovo vino rosso in purezza. L’etichetta, di cui sarà presto svelato il nome, si collocherà tra le eccellenze dell’azienda e verrà prodotta in una speciale tiratura limitata. Un’altra parte del vigneto sarà, invece, tutta dedicata alle uve impiegate nella produzione di Loto, vino di punta di Villa Santo Stefano che mira a raddoppiarne la produzione entro i prossimi tre anni, passando da 15 a 30 mila bottiglie. "Per Villa Santo Stefano è un momento di grande fermento - spiega Wolfgang Reitzle, imprenditore tedesco proprietario dell’azienda -. Il vigneto in Maremma si trova in un luogo meraviglioso e ci sta dando l’occasione di rivalorizzare un territorio unico e ricco di biodiversità. Questa sarà anche l’occasione per metterci alla prova in una zona totalmente nuova, diversificando il volto della cantina e continuando a migliorarci, ricercando sempre l’eccellenza dal lavoro in vigneto fino al calice". Nella linea di Villa Santo Stefano in Maremma si inseriranno, quindi, i due rossi di punta, che si identificheranno non solo per la diversa denominazione ma anche per l’elegante etichetta a sfondo nero in cui risalta il logo dell’azienda in primo piano. Villa Santo Stefano in Lucchesia, con gli altri 7 ettari di vigneto in provincia di Lucca, abbraccerà invece i vini Gioia, Sereno, Luna e Volo, sempre più improntati ad una produzione di alta qualità e riconoscibili dall’etichetta con le due ali, dedicata alle sculture alate presenti nella barricaia e nel parco.
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VILLA SANTO STEFANO
Villa Santo Stefano è la scelta di Wolfgang Reitzle che, dopo molti anni come manager delle più importanti case automobilistiche in Europa e negli USA, ha scelto di produrre il suo vino e il suo olio in Lucchesia. Reitzle, nato vicino a Neu-Ulm in Germania, fin da bambino passava in Italia le sue estati con la famiglia. La passione per la Toscana lo ha portato ad acquistare Villa Santo Stefano con la moglie Nina Ruge, noto volto televisivo in Germania e scrittrice di best seller, e a trasformarla in un’azienda agricola dedita alla produzione di olio e vino, che accoglie anche uno spazio dedicato all’ospitalità. Principio fondante di Villa Santo Stefano è una gestione tecnologica e attenta all’ambiente. A partire dal 2022 l’azienda alleverà 18 ettari totali di vigneto suddivisi tra Lucchesia e Maremma, per un totale di circa 60.000 bottiglie di vino prodotte, accanto a 5 ettari di uliveto per 1.500 litri di olio extra vergine.