In un clima di ritrovata fiducia post-Covid, nonostante tutte le incertezze legate alla guerra e all'autunno, il sindaco Beppe Sala e il sovrintendente
Dominique Meyer hanno presentato ai media internazionali - nel primo giorno, tra l'altro, della Design Week - l'edizione 2022-2023 della Stagione della Scala. Opera, balletto, sinfonica, cameristica per più pubblici di tutte le età (con una particolare attenzione ai giovani e ai bambini). Lo sforzo comune - ha ricordato Sala - deve essere quello di sapersi sempre migliorare, di non dare nulla per già ottenuto. Questo nel segno di un rinnovamento continuo della città che vuole progredire e di un pubblico che è tornato ad affollare la sala del Piermarini con molti segni +. I numeri della ritrovata (si spera) serenità musicale si riassumono in una cifra proiettata sul finire dell'anno e sull'inizio del 2023: più di 250 spettacoli destinati a un pubblico ampio e diversificato, composto da un nucleo di abbonati e frequentatori arricchito da giovani appassionati e famiglie, cui si aggiunge il ritorno del pubblico internazionale.
Quattordici sono i titoli d’Opera. Il cuore è come sempre italiano, la lingua parlata in otto libretti della prossima Stagione; ma si sentirà cantare anche in inglese, francese, tedesco, russo, ceco e napoletano a conferma di una cultura cosmopolita della Scala che risale a Toscanini. La compresenza di repertorio italiano e apertura europea è ben rappresentata dal direttore musicale Riccardo Chailly, presente con due opere che dirige per la prima volta: un caposaldo del repertorio russo come Boris Godunov di Musorgskij in apertura, come da tradizione trasmesso da Rai Cultura su Rai1, e un classico italiano come Lucia di Lammermoor di Donizetti. Nel cuore del programma sinfonico spiccano tre grandi appuntamenti novecenteschi: inaugura Daniele Gatti con la Sinfonia n° 3 di Mahler con coro femminile; Riccardo Chailly porta finalmente alla Scala la colossale Sinfonia n° 8 di Mahler con due cori, coro di voci bianche e un impressionante schieramento di voci soliste; Zubin Mehta conclude con la Turangalîla-Symphonie di Messiaen, solista d’eccezione Yuja Wang. Chailly è presente anche con una serata dedicata a Čajkovskij mentre l’attesissimo Daniel Harding propone le ultime sinfonie di Mozart. Il giovane Timur Zangiev, messosi in luce sostituendo Valery Gergiev nella Dama di picche, debutta con Čajkovskij e Šostakovič.
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Evgeny Kissin (Ph. Armin Terzer) |
La Sala del Piermarini accoglie anche quattro orchestre ospiti, stili e tradizioni diversi tra Italia ed Europa: apre in novembre Antonio Pappano con l’Accademia di Santa Cecilia mentre John Eliot Gardiner propone un Natale bachiano con gli English Baroque Soloists e il Monteverdi Choir e in maggio (2023) Daniele Gatti presenta un programma mahleriano con la Gustav Mahler Jugendorchester. Concludono il ciclo i Wiener Philharmoniker nella replica milanese dei concerti che nei due giorni precedenti segnano il ritorno al Musikverein di Riccardo Chailly con un programma interamente dedicato a Richard Strauss. Zubin Mehta torna anche nel calendario dei Concerti straordinari con l’esecuzione della Missa in tempore belli di Haydn per il Concerto di Natale; il coro diretto da Alberto Malazzi celebra l’anniversario della ricostruzione della sala l’11 maggio con la Petite messe solennelle e George Petrou esegue in forma di concerto, con Armonia Atenea Carlo, il Calvo di Porpora, terza opera in prima scaligera della Stagione, che prosegue il percorso sul ‘700 napoletano aperto da Li zite ’ngalera. Molte le grandi voci che potremo ascoltare nella Stagione dei Recital di canto, con pianisti che sono molto più che accompagnatori: Michael Volle con Helmut Deutsch, Markus Werba che intraprende la Winterreise con Michele Gamba, Vittorio Grigolo con Vincenzo Scalera, Anna Netrebko in serata russa con Elena Bashkirova, Luca Salsi con Nelson Calzi, Benjamin Bernheim tra Francia e Italia con Carrie-Ann Matheson. Un’attenzione particolare merita il ritorno di Renée Fleming che celebra il 150° compleanno di Rachmaninov con Evgeny Kissin al pianoforte. Il ciclo dei grandi pianisti, aperto da Khatia Buniatishvili e illuminato come ogni anno dalla presenza di Maurizio Pollini, include un programma monografico chopiniano con Jan Lisiecki, una serata tra Bach, Beethoven e Schubert con Rudolf Buchbinder e un intelligente impaginato tra Liszt, Wagner e Mahler con Igor Levit.
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Maurizio Pollini (Ph. pagina Facebook del maestro) |
A completare il panorama dei cicli strumentali scaligeri i Concerti da camera ospitati nel Ridotto dei palchi la domenica mattina: undici appuntamenti per conoscere più da vicino solisti e gruppi dell’orchestra in programmi che da Vivaldi arrivano a Berio e Andriessen. Negli ultimi anni il Teatro alla Scala ha sviluppato e rinnovato la sua offerta per bambini e ragazzi. Nella Stagione 2022/2023 si compie un importante passo ulteriore con la commissione di una nuova opera per bambini, Il piccolo principe, composta da Pierangelo Valtinoni su libretto di Paolo Madron da Saint-Exupéry. Sono già previste quaranta rappresentazioni con la regia di Polly Graham e sul podio il giovane vincitore del Concorso Toscanini Vitali Alekseenok. Mario Acampa è per il secondo anno autore e regista degli spettacoli-concerto della domenica pomeriggio Le mirabolanti avventure di Lalla e Skali, un’autentica serie teatrale che nel 2023 dedicherà una puntata a Giuseppe Verdi ma anche una a Mauricio Kagel, perché ai bambini non manca lo spirito di scoperta. Per un pubblico un po’ più grande Acampa ha pensato i Concerti per giovani e anziani in cui uno specialista esplora gli intrecci della musica con le altre arti.
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Igor Levit |
Gli appassionati che hanno interesse ad approfondire autori e titoli della Stagione sono accolti alla Scala da oltre cento conferenze, curate e coordinate da Raffaele Mellace. Tre convegni di studi sono dedicati a Boris Godunov, alla scuola napoletana e a Italo Montemezzi, mentre il ciclo di presentazioni di opere e balletti "Prima delle prime" compie quarant’anni; infine gli spettatori della stagione d’Opera possono assistere a una conferenza introduttiva prima di ogni rappresentazione. Le presentazioni editoriali e discografiche proseguono al Museo Teatrale, dove si prepara una mostra dedicata a Franco Zeffirelli nel centenario della nascita. Lo sforzo di costruire una proposta culturale ancora più completa e capace di soddisfare le aspettative di diverse fasce di pubblico, unito dall’amore per la musica e il teatro, si riflette in nuove possibilità di partecipazione, dalle formule Under30 che si arricchiscono di opportunità per il pubblico 30/35, all’iniziativa "Un palco in famiglia" e alle proposte Carnet e "Weekend alla Scala", in collaborazione con i principali musei milanesi, pensate per il pubblico italiano e internazionale. Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno disegnato un mondo nuovo, che richiede anche ai Teatri nuove strategie e prospettive. La Scala ha già intrapreso uno straordinario percorso di trasformazione che ha visto sorgere in questi mesi la nuova palazzina dedicata alle sale prova e agli uffici e nei prossimi anni riunirà laboratori e magazzini in una "Magnifica fabbrica" della musica nell’area di Rubattino. La ricchezza e complessità della Stagione che si apre sono espressione di un Teatro che ancora una volta, insieme a Milano, vuole guardare al futuro. Intesa Sanpaolo è sponsor principale della stagione del Teatro alla scala. Fondatori di Diritto sono: Stato Italiano, Regione Lombardia, Comune di Milano; ad essi si affiancano i Fondatori Pubblici Permanenti: Città metropolitana di Milano, Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi; i Fondatori Permanenti: Fondazione Cariplo, Pirelli, Eni, Fininvest, Generali, Enel, Fondazione Banca del Monte di Lombardia, Mapei, Banca Popolare di Milano, Telefónica, Tod’s, Allianz, Esselunga; i Fondatori Sostenitori: Intesa Sanpaolo, a2a, Bmw, Luxottica, Edison e Giorgio Armani e i Fondatori Emeriti: Milano per la Scala, Assolombarda.
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Concerto alla Scala (Ph. pagina Facebook Teatro alla Scala) |