E ancora: "Shab, Dakheli, Divar (Oltre il muro)" di Vahid Jalilvand con Navid Mohammadzadeh, Diana Habibi, Amir Aghaee (Iran, 126’), "The Banshees of Inisherin" di Martin McDonagh con Colin Farrell, Brendan Gleeson, Kerry Condon, Barry Keoghan (Irlanda-Regno Unito-Usa, 109’), "Argentina, 1985" di Santiago Mitre con Ricardo Darín, Peter Lanzani, Alejandra Flechner, Norman Briski (Argentina -Usa, 140’), "Chiara" di Susanna Nicchiarelli con Margherita Mazzucco, Andrea Carpenzano, Carlotta Natoli, Paola Tiziana Cruciani, Luigi Lo Cascio (Italia - Belgio, 106’), "Monica" di Andrea Pallaoro con Trace Lysette, Patricia Clarkson, Adriana Barraza, Emily Browning, Joshua Close (Usa - Italia 106’), "Khers nist (Gli orsi non esistono)" di Jafar Panahi con Jafar Panahi, Naser Hashemi, Vahid Mobaseri, Bakhtiar Panjeei, Mina Kavani, Reza Heydari (Iran, 106’), "All the Beauty and the Bloodshed" di Laura Poitras (Usa, 113’), "Un couple" di Frederick Wiseman con Nathalie Boutefeu (Francia - Usa, 63’), "The Son" di Florian Zeller con Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Anthony Hopkins, Hugh Quarshie (Regno Unito, 123’), "Les miens" di Roschdy Zem con Sami Bouajila, Roschdy Zem, Meriem Serbah, Maïwenn, Rachid Bouchareb, Abel Jafrei, Nina Zem (Francia, 85’), e "Les enfants des autres" di Rebecca Zlotowski con Virginie Efira, Roschdy Zem, Chiara Mastroianni, Callie Ferreira (Francia, 104’). Il conto alla rovescia per la settantanovesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia (31 agosto - 10 settembre 2022), quindi, è ufficialmente iniziato. "White Noise", scritto e diretto da Noah Baumbach, è il film di apertura, in concorso. Si tratta del ritorno al Lido del regista di Marriage Story presentato qui solo tre anni fa.
Julianne Moore |
"È un grande onore aprire la manifestazione con questo lavoro - osserva Barbera -. Valeva la pena di aspettare per avere la certezza che il film fosse finito in tempo. Adattata dal grande romanzo di Don DeLillo, Baumbach ha realizzato un’opera originale, ambiziosa e avvincente, che gioca con misura su più registri: drammatico, ironico, satirico. Il risultato è un film che esamina le nostre ossessioni, i dubbi e le paure radicate negli anni Ottanta, ma con riferimenti molto chiari alla realtà contemporanea". Invece sarà Julianne Moore a presiedere la Giuria del Concorso. Vincitrice dell’Oscar (Still Alice, 2014), del BAFTA e del premio Emmy, l'attrice statunitense è celebre per la sua versatilità e per le tante, memorabili, interpretazioni nel cinema e nella televisione (anche negli ultimissimi tempi). È la prima attrice americana a essere stata premiata con i massimi premi per l’interpretazione ai festival di Berlino ("The Hours", 2002), Cannes ("Maps to the Stars", 2014) e Venezia ("Lontano dal paradiso", 2002). L’illustratore e autore italiano Lorenzo Mattotti firma per il quinto anno l’immagine del manifesto ufficiale e per il quarto anno la sigla della Mostra. Che sembra riportare in auge la Settima Arte come mix di fantasia e riflessione sociale. Due mondi che si toccano.
"White Noise" |