Maestri | Andy Warhol a Milano. La "sua" Bmw Art Car

La mostra "Andy Warhol: la pubblicità della forma", curata da Achille Bonito Oliva con la collaborazione di Edoardo Falcioni, apre alla Fabbrica del Vapore di Milano ed espone, tra oltre 300 opere, anche la Bmw M1 dipinta dal grande artista statunitense. Si tratta della quarta Art Car realizzata per il costruttore di Monaco di Baviera dal maestro, una M1 Gruppo 4 che partecipò alla 24 Ore di Le Mans nel 1979. L’iniziativa si inserisce anche nel calendario delle celebrazioni del cinquantenario del brand Bmw M. Per celebrarlo al meglio, il Gruppo tedesco porta in Italia l’esemplare più speciale della prima vettura identificata dalla lettera "M", quella che sarebbe diventata la quarta Art Car della collezione della casa bavarese.
Le Bmw Art Cars, definite "Rolling Sculptures", sono capolavori d'arte originali che presentano una sintesi di espressione artistica e design automobilistico. Dal 1975 in poi, 19 artisti internazionali hanno creato questi "pezzi" sulla base dei modelli contemporanei ai loro tempi, offrendo una gamma variegata di interpretazioni artistiche. "Adoro questa macchina. Ha più successo dell'opera d'arte", fu l'opinione di Andy Warhol dopo che le sue ampie pennellate avevano trasformato la macchina. Gli ci volle meno di mezz'ora per creare il quarto esemplare. Già famoso in tutto il mondo a quel tempo, il personaggio simbolo della Pop Art condivideva la stessa passione con molti appassionati di automobili di quell'epoca passata. E il fascino dello speciale unico creato da Warhol è infatti aumentato fino a diventare, a detta di molti fan, il pezzo forte dell'intera collezione. Lui non vedeva alcun conflitto tra tecnologia e creatività. Invece di progettare prima un modello in scala e lasciare il completamento finale ai suoi assistenti, come fatto dai suoi predecessori, aveva dipinto lui stesso la Bmw M1 dall'inizio alla fine. Disse: "Ho cercato di dare una rappresentazione vivida della velocità. Se un'auto è davvero veloce, tutti i contorni e i colori diventeranno sfocati".




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LA MOSTRA

Dopo una lunga assenza di oltre 10 anni, Andy Warhol torna in mostra a Milano (22 ottobre 2022 - 26 marzo 2023) raccontato in una maniera del tutto inedita con oltre 300 opere: l’esibizione dedicata al genio della Pop Art, curata da Achille Bonito Oliva con la collaborazione di Edoardo Falcioni, mira infatti a ricostruire tutti i periodi storici in cui l’artista, attraverso la sua rivoluzione, è stato in grado di innovare la storia dell’arte del Novecento, cimentandosi in diversi ambiti quali moda, musica e imprenditoria. All’interno dell’esibizione sono presenti dipinti originali, opere uniche, serigrafie storiche, disegni, polaroids, fotografie e altri veri e propri cimeli come le cover originali disegnate e autografate da Warhol. La mostra spazia dagli anni Cinquanta, che lo consacreranno soprattutto come un fine e rispettatissimo disegnatore, agli anni Sessanta, uno dei periodi più prolifici dell’artista, che diverrà un vero e proprio "commentatore sociale", ritraendo icone (come la mitica Campbell’s Soup), fama (Liz Taylor e Marilyn Monroe) e disastri (dai volti di Jackie Kennedy segnati per il funerale del marito a un Car Crash degli anni ’70); dagli anni Settanta, in cui egli diverrà invece The society artist (grande attenzione è dedicata al dualismo dell’analisi sociologica dell’opera di Warhol) agli anni Ottanta, in cui, presentandosi al grande pubblico come il padre spirituale di una nuova generazione di  come Jean-Michel Basquiat e Keith Haring, realizzerà nuovi simbolismi, sperimentazioni e omaggi al passato.