Gagosian Roma presenta sino al 1° aprile 2023 una mostra di nuovi dipinti di Adam McEwen, la prima dell'artista con la galleria in Italia: XXIII. Protagonista delle opere esposte è la penna a sfera, oggetto onnipresente della vita contemporanea e paradigma del design moderno. Trasformandone le sagome trasparenti ed esagonali in rappresentazioni piatte e schematiche, McEwen enfatizza sia l’aspetto lineare che il potenziale creativo di questi oggetti attraverso la pittura acrilica. Dalle dimensioni leggermente più grandi di una persona di alta statura, le composizioni di questi dipinti suggeriscono relazioni sia meccaniche che figurative. |
Adam McEwen Gagosian Rome /Twitter |
Nella loro decontestualizzazione del quotidiano infatti, i dipinti Bic di McEwen si ricollegano alle opere passate dell’artista: dalle sculture a grandezza naturale di oggetti fresati in grafite ai necrologi di persone viventi, questi ultimi al centro della sua mostra personale in corso presso Gagosian Londra sino all'11 marzo 2023. Le opere richiamano inoltre l’appropriazione del disegno meccanico nella pittura di artisti quali Francis Picabia, Marcel Duchamp e Roy Lichtenstein. Nella sala principale sette tele rettangolari di identiche dimensioni sottolineano interrelazioni compositive e simboliche: contemporaneamente aggressive e giocose, le opere sembrano suggerire idee e strutture sociali in competizione. Accomunate da sfondi violacei, presentano tinte che vanno dal lavanda al porpora, applicate alternativamente come strati monocromatici e passaggi pittorici in contrasto deciso con le linee delle penne. Il porpora è un colore associato alla storia di Roma fin dall’antichità mentre le linee incrociate tracciate dalle penne in molte delle opere ricordano i numeri romani del titolo della mostra. Disposte in precise linee parallele, le penne a inchiostro rosso di Materiel (2023) puntano verso il basso in una configurazione diagonale che trasmette un senso di ordine militaresco. In Kling Klang (2023) si incrociano tra loro penne a inchiostro nero e rosso le cui linee intrecciate ricordano una sorta di danza o di esercizio fisico. In Dodger (2023), il senso di regolarità e ordine è messo in discussione da una penna che rompe i ranghi mentre Good Night (2023) sostituisce le linee rette delle penne con forme fantasticamente ondeggianti. Il dipinto più grande della mostra, Big Spear (2023), ricorda la mischia di lance nella Battaglia di San Romano di Paolo Uccello (c. 1435-40, Uffizi, Firenze), un’opera chiave del maestro rinascimentale per la definizione delle potenzialità della prospettiva lineare. In un’altra sala opere ovali giocano con la forma geometrica che caratterizza la galleria. La disposizione delle penne in questi dipinti assume la forma della croce in Colosseo No.1 (2023), dell’Uroboro, il serpente che si morde la coda in Colosseo No.3 (2023) e del numero 8 o segno dell’infinito in Colosseo No.5 (2023), simboli che risuonano con la storia di Roma e non solo.
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Adam McEwen è nato nel 1965 a Londra e vive e lavora a New York. Le sue opere sono incluse, tra le altre, nelle seguenti collezioni: Arts Council Collection, Londra; Aberdeen Art Gallery and Museums, Scozia; Julia Stoschek Collection, Düsseldorf, Germania; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; Metropolitan Museum of Art, New York; Whitney Museum of American Art, New York; Brant Foundation Art Study Center, Greenwich, Connecticut; Rollins Museum of Art, Winter Park, Florida; de la Cruz Collection, Miami; Rubell Museum, Miami; e Museo Jumex, Città del Messico. Tra le mostre si annoverano: Goss-Michael Foundation, Dallas, Texas (2012); Museo Civico-Diocesano di Santa Maria dei Servi, Città della Pieve, Italia (2015); I Think I’m in Love, Aspen Art Museum, Colorado (2017); e 10, Feels Like 2, Lever House, New York (2019).
Copertina: Adam McEwen, Kling Klang, 2023, acrilico su tela, 213.4 × 165.1 cm © Adam McEwen. Photo: Rob McKeever
Adam McEwen
XXIII
Sino all'1 aprile 2023
Gagosian Roma
via Francesco Crispi 16
gagosian.com