Festival International de Piano de La Roque d'Anthéron, nel cuore della Provenza: svelato il programma 2023 (20 luglio-20 agosto) e aperte le biglietterie, si può cominciare a rivivere l'atmosfera unica di questa festa della tastiera giunta all'edizione n. 43. Siamo nel cuore della Provenza. Aix en Provence (con la sua grande rassegna annuale) e le storiche mura "papali" di Avignone sono vicini. Più a Sud la Costa Azzurra si sviluppa verso Marsiglia. Nella "Rocca", dai primissimi anni Ottanta, grazie alla lungimiranza di un duo estremamente creativo - il direttore René Martin e il mecenate Paul Onoratini, già sindaco di questo borgo medievale e ideatore della manifestazione che ha il suo cuore nel Parco dello Chateau de Florans - ogni estate va in scena un incontro speciale, a suo modo eclatante, tra il vecchio e il nuovo dell'arte del pianoforte.
Ai grandi nomi dell'interpretazione classica, ben conosciuti e apprezzati da pubblico e critica, si affiancano sempre di più i giovani talenti virtuosi, quelli che riscriveranno la storia dell'interpretazione pianistica nei prossimi anni. Ma il Festival della "Rocca d'Antheron" è soprattutto un viaggio, sempre scintillante, spesso meraviglioso, nell'arte dell'esecuzione con una particolare attenzione a temi, cicli, giornate speciali. Non si arriva in Provenza per ascoltare il singolo pianista ma - dalla mattina alla sera - è tutto un susseguirsi ininterrotto di concerti ed esperienze sonore, in più sedi e luoghi (anche Aix), con una particolare attenzione alle partiture. Esempi? L'integrale di Concerti per piano di Beethoven, Brahms e Chopin, la Musica Barocca nell'Abbazia di Silvacane (con il clavicembalo sempre in primo piano), la "Journée Rachmaninov", quella (1 agosto) dedicata a Liszt, gli spazi tutti al femminile ("Regards de femme", 25 luglio) e molto altro ancora. Certo, non mancano i "mostri sacri" della scena nazionale e internazionale: Bertrand Chamayou, Anne Quèfffelec, Alexandre Tharaud, Grigory Sokolov, Bruce Liu, Alexandre Kantorow, Nikolai Lugansky, Arcadi Volodos, Maria
João Pires e Renaud Capucon. Ma sono messi insieme a una "moltitudine" di giovani esecutori e vari ensemble (Orchestre de Chambre de Paris, Hong Kong Sinfonietta, Le Consort, la Sinfonia Varsovia, Orchestre Consuelo, Orchestre de Chambre de Losanne) chiamati a fa vivere un'immersione pressoché totale al pubblico strabiliato anche dai concerti a 2-4-6 pianoforti, come vuole la tradizione. Fare musica insieme, come preconizzava Claudio Abbado. E regalarla all'ascoltatore in una dimensione più viva e diretta. Sena dimenticare che siamo ad una vera e propria festa. Nella magnifica Provenza.
|
Maria João Pires Felic Broede-DG |
UN PO' DI STORIA "Fu tra il 1598 e il 1667 che 'Le petit Château' e 'Le grand Château' furono eretti per volere della potente famiglia Forbin, principalmente da Annibal de Forbin Janson. Nel 1653, il titolo di La Roque divenne Marchesato e nel XIX ecolo il castello di Forbin divenne il castello di Florans. Il XX secolo ha segnato una svolta importante nel destino del castello. Nel 1937, la marchesa Marie de Florans, ultima in linea di successione, lasciò in eredità la tenuta all'arciducato di Aix-en-Provence. Dieci anni dopo, nel 1948, Paul Onoratini prese in affitto e ristrutturò il castello, trasformandolo in una struttura medica. Ne divenne proprietario e col trascorrere del tempo il Centre Médical Soleil et Repos diventò l'attuale Clinique du Château de Florans. Onoratini è stato eletto sindaco della città di La Roque nel 1959. Nel 1971, assistito dal figlio Bernard, un architetto d'interni 'ossessionato' dal pianoforte, ha lanciato 'Musique à Silvacane', una serie di sette concerti annuali. L'organizzazione culturale locale, la DRAC (Direction Régionale de l'Action Culturelle), mise presto in contatto Paul con René Martin (Folle Journée de Nantes), la cui ambizione era quella di fondare un festival pianistico ad Aix o nei dintorni. La scoperta del Parc de Florans ha spalancato le porte a questo progetto, che è diventato realtà. La prima edizione del Festival si è tenuta nel 1981". Da allora questa parte della Provenza è sinonimo di grande musica. regno del pianoforte oltre che dell'arte, dei profumi e dei vini.
a cura di Daniele Vaninetti
Photo Festival de Piano La Roque d'Anthéron
www.festival-piano.com