Punta della Dogana presenta la mostra tematica "Icônes" a cura di Emma Lavigne, direttrice della Pinault Collection, e Bruno Racine, direttore e amministratore delegato di Palazzo Grassi - Punta della Dogana. La mostra collettiva, con opere provenienti in particolare dalla Pinault Collection, invita a una riflessione sul tema dell’icona e dello statuto dell’immagine nella contemporaneità. Il termine ha due accezioni: la sua etimologia rimanda ai concetti di "immagine" e "somiglianza" mentre il suo utilizzo, generalmente, si riferisce alla pittura religiosa, che caratterizza in particolare il cristianesimo orientale. In tempi più recenti il termine è stato associato all’idea di modello, figura emblematica. L’immagine - la sua capacità di rappresentare una presenza, tra apparizione e sparizione, ombra e luce, e di generare un’emozione - è al centro di questa mostra concepita per gli spazi espositivi di Punta della Dogana e il contesto veneziano, caratterizzato da un forte legame con l’Oriente bizantino.
Viene dedicata particolare attenzione alla relazione tra la città di Venezia e l’icona. Dalla fine del Medioevo, l’arte veneziana si è formata grazie alla sintesi di influenze diverse - in particolare bizantine, gotiche e fiamminghe - che traducono il ruolo di collegamento tra Oriente e Occidente svolto dalla Serenissima. Ancora oggi Venezia è un incrocio in cui orizzonti molteplici si intersecano e si ibridano, fornendo così un terreno fertile per la creazione. La città costituisce anche una fonte di ispirazione ricorrente per l’artista danese di origine vietnamita Danh Vo o James Lee Byars. Alcune opere sono profondamente radicate in questo contesto in quanto ravvivano il ricordo delle opere esposte nelle precedenti edizioni della Esposizione Internazionale d´Arte - La Biennale di Venezia, come la Ttéia di fili d´oro di Lygia Pape o le miniature testuali e concettuali di Joseph Kosuth nel 2007 a San Lazzaro degli Armeni di Venezia. L’arte della Russia ortodossa, attraverso la poetica del film Andrej Rublëv, dedicato al pittore di icone del XV secolo, viene analizzata da Andrej Tarkovskij attraverso la capacità delle immagini di incarnare, al di là dei secoli e delle vicissitudini della storia, "l’idea della libertà assoluta del potenziale spirituale dell’uomo". L’arte dell’icona esprime secondo lui "la necessità di uno sguardo particolare su alcune questioni spirituali", e rendere sensibile ciò che resta nell’incommensurabile oscurità di un mondo invisibile. Radicandosi nel substrato delle immagini, la poetica del regista russo rimette in gioco la questione del divenire dell’invisibile e dello spirituale in un mondo contemporaneo.
La mostra rende anche sensibile l´influenza di altre spiritualità che, dall´Asia all´Africa, dal Brasile agli Stati Uniti, continuano a nutrire le opere degli artisti esposti. E intende rivelare l’essenza dell’icona come vettore del passaggio verso una possibile trascendenza, invitando ad altri stati di coscienza, contemplazione, meditazione, raccoglimento, attraverso un percorso di oltre 80 opere, tra capolavori della Pinault Collection, lavori mai esposti prima di quest’occasione e installazioni site-specific di 30 artisti di diverse generazioni, nati tra il 1888 e il 1981. Le opere generano spazi come tante pause o "cappelle" nell’era della saturazione di immagini e della loro appropriazione indebita. Tra figurazione e astrazione, la mostra invoca tutte le dimensioni dell’immagine nel contesto artistico contemporaneo - pittura, video, suono, istallazione, performance - e stabilisce dialoghi inediti tra artisti emblematici della Pinault Collection, tra cui David Hammons e Agnes Martin, Kimsooja e Chen Zhen, Danh Vo e Rudolf Stingel, Sherrie Levine e On Kawara.
Dida delle immagini delle opere, dall'alto in basso:
Copertina - (da sinistra a destra) Rudolf Stingel, Untitled, 2010 , Pinault Collection © Rudolf Stingel. Per gentile concessione della Galleria Gagosian; Danh Vo, Natale (Roma) , 2012 , 2013, Collezione Pinault; Rudolf Stingel, Untitled, 2009, Pinault Collection, Courtesy dell'artista. Veduta dell'installazione, Icônes, Punta della Dogana, Venezia. Ph. Marco Cappelletti © Palazzo Grassi, Collezione Pinault
1 - Lygia Pape, Tteia 1, C,2001-2017, Golden thread, wood, nails, light. Dimensions variable (site-specific, approx. 600H x 700 x 600 cm), Pinault Collection. Installation view of the work Ttéia 1,C in the Venice Biennale, Arsenale, Venice, 2009 Photo: Paula Pape. © Projeto Lygia Pape. Courtesy Projeto Lygia Pape
2 - Joseph Kosuth, Un oggetto chiuso in se stesso? (Adieux), Un objet fermé sur soi ? (Adieux) / An Object Closed Upon Itself? (Adieux), 2022, © Joseph Kosuth, by SIAE 2023. Courtesy of the artist Installation view, Icônes, Punta della Dogana, Venezia. Ph. Marco Cappelletti © Palazzo Grassi, Pinault Collection
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Informazioni pratiche
Punta della Dogana
Icônes
2 aprile 2023 - 26 novembre 2023
Dorsoduro 2
Tel : +39 041 523 1680
30123 Venezia
Nei periodi di apertura Palazzo Grassi e Punta della Dogana sono aperti tutti i giorni, tranne il martedì, dalle ore 10 alle ore 19. Ultimo ingresso alle ore 18. Maggiori informazioni sugli orari, le tariffe, le attività e le modalità di accesso e sul calendario degli eventi al Teatrino sono disponibili sul sito: www.pinaultcollection.com/palazzograssi
BIGLIETTERIA
Tariffa intera: 15€
Tariffa ridotta: 12€
Gratuito: fino a 20 anni, titolari della Membership Card di Pinault Collection, giornalisti (su presentazione del tesserino stampa in corso di validità), diversamente abili, guide autorizzate (su presentazione del patentino rilasciato dalla provincia di Venezia), due accompagnatori per ogni gruppo scolastico da 15 a 24 persone, tre accompagnatori per ogni gruppo scolastico da 25 a 29 persone, un accompagnatore per ogni gruppo di 15 adulti (fino a 29 persone), disoccupati (su presentazione di un giustificativo), i soci carta ICOM. Ingresso gratuito ogni mercoledì per i residenti della città metropolitana di Venezia, su presentazione della carta d’identità, e per gli studenti dell’Università Ca’ Foscari, dell’Università Iuav, dell’Accademia di Belle Arti, della Venice International University e del Conservatorio Benedetto Marcello su presentazione della tessera dello studente. Prenotazione online: www.ticketlandia.com