Il San Domenico Palace di Taormina (Four Seasons Hotels) è uno dei simboli storici dell’ospitalità in Italia. L’antico monastero domenicano del XIV secolo, fin dall’Ottocento punto di riferimento per il Grand Tour, inaugura la bella stagione 2023 stagione ponendo ancor di più l'accento sulla grande cucina siciliana. La regìa è nelle mani e nell'estro di Massimo Mantarro (1 stella Michelin), executive chef (nella foto di copertina) di tutta l’offerta gastronomica dell’hotel e, in particolare, del Ristorante Principe Cerami. I ricordi legati alle antiche tradizioni e alle migliori materie prime dell'isola restano protagonisti anche nelle creazioni 2023. Il credo di Mantarro è sempre radicato nella cultura locale, nei tempi della natura e di prodotti "dell'orto" che mutano ad ogni stagione rispetto alle differenti aree di questa splendida regione. Ed è proprio così che vengono definite, di volta in volta, le singole identità dei vari piatti. Storicamente basato sulle coltivazioni agricole, questo insieme di tradizioni rivive nei piatti che celebrano il mondo vegetale ma che danno ora spazio a nuove carni, con una predilezione per quelle da cortile: il coniglio, i galletti, la quaglia (proprio come avviene sulle tavole dei siciliani). Spiega il cuoco del Principe Cerami: "Nei tempi passati la quaglia arrivava in Sicilia proprio in primavera, quando dall’Africa migrava verso l’Europa, facendo qui la sua prima tappa. Sono queste tracce che mi guidano nelle creazioni. L’estate 2023 porterà con sè punti di vista e di pensiero diversi, perché il terreno si riscalderà e cambierà la materia prima, così come in autunno, quando utilizzeremo cotture differenti, che in primavera ed estate non sono necessarie". Mantarro e la sua brigata hanno lavorato sui dettagli e sul servizio, arrivando anche a selezionare un’acqua diversa da servire durante il dessert, per preparare il palato al dolce: "Studiamo tutti gli elementi che utilizziamo in ogni portata per regalare ad ogni singola ricetta una personalità unica. Prepariamo la caramella di pasta fresca, ad esempio, utilizzando i piselli; e le uniche erbe che selezioniamo per questa preparazione sono appunto i germogli di piselli, determinanti nel delineare l’identità della ricetta e nel dare valore al prodotto vegetale, con dettagli mono-origine".
L’anima della Sicilia vive all’interno di tutto l’hotel, fin dall’arrivo dei clienti tra i giardini che affiancano l'area de il Bar & Chiostro. È qui, nel Grande Chiostro dell’ex monastero, cuore del San Domenico Palace, che Juri Romano è pronto a sorprendere gli ospiti con la sua linea di mixology. Ad Anciovi, il pool bar a bordo piscina, l'appuntamento è con le sue "glamourous vibes", tra un piatto di pesce fresco e un drink innovativo ispirato alle diverse tradizioni (a qualsiasi ora del giorno, fino al tramonto). Con la sua storia e la sua esclusività, il San Domenico Palace è anche custode della meraviglia del luogo in cui si trova: non mancano i racconti dell’Art concierge o l’invito a scoprire il territorio con proposte per andare alla scoperta delle pendici dell'Etna, delle sue cantine vinicole o per una cena romantica sotto le stelle. Da questa casa privilegiata, o dalle terrazze private delle sue stanze, la vista si perde sino ad abbracciare lo spettacolo dell’antico Teatro Greco mentre la brezza invade le camere con il profumo della Zagara o dei fiori d’arancio dei giardini della proprietà, trasportando gli ospiti nell'atmosfera intima di una tenuta siciliana.
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