Orchestra Sinfonica di Milano: nasce il Festival Mahler

Resa ancora più celebre dal capolavoro di Luchino Visconti "Morte a Venezia" (1971) e ora da un altra opera filmica, "Tar" di Todd Field con un'intensissima Cate Blanchett, la musica di Gustav Mahler - in particolare la Quinta Sinfonia che "ritma" la colonna sonora delle due opere cinematografiche - diventa un Festival in occasione del trentesimo anno di vita dell'Orchestra Sinfonica di Milano che si presenta al pubblico con un palinsesto di appuntamenti sinfonici dall’autunno 2023 all’estate 2024 attorno e dentro un reticolo musicale che conta 26 momenti nella sua sezione principale. Un programma affiancato dai 7 appuntamenti per "Crescendo in Musica", dai 4 di "Musica da Cameretta", dai 3 concerti dell’Orchestra Sinfonica Giovanile di Milano, da altri tre Concerti Ristretti, dai sei appuntamenti con la rassegna POPs e, ancora, da "Musica & Scienza" e da 7 incontri cameristici al Teatro Gerolamo. Per 133 volte in una sola stagione la Fondazione della Sinfonica aprirà le sue porte al pubblico.
La Sinfonica
Un terzo dell’anno solare "coperto" dalla meraviglia della musica dal vivo. Il 2023 è un anno importante per l'istituzione milanese e per il suo Coro Sinfonico di 
Milano Giuseppe Verdi. Per celebrarlo nel migliore dei modi ecco arrivare all’Auditorium di Milano proprio il Festival Mahler. "E' un progetto finora mai realizzato in Italia: l’esecuzione di tutte le Sinfonie e dei Cicli liederistici del grande compositore Boemo coinvolge le grandi compagini nazionali, per la prima volta riunite tutte insieme in questo palinsesto sinfonico”, spiega Ruben Jais, direttore generale e artistico della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. "Vladimir Delman, fondatore della nostra compagine, diceva che solo dopo trent’anni di attività un’orchestra può chiamarsi tale. È con questo carico di responsabilità, ma anche con la gioia di aver raggiunto un traguardo tanto importante, che, con la presentazione della nuova stagione, entriamo ufficialmente nelle celebrazioni per il Trentesimo anno dalla fondazione del nostro ensemble". Le parole di Ambra Redaelli, presidente della Fondazione, riassumono lo spirito con cui l’istituzione di casa all’Auditorium di Milano affronta i prossimi mesi, il cui momento più importante è senza dubbio rappresentato dal nuovo Festival: tre settimane intere dedicate a Mahler, dal 22 ottobre al 13 novembre 2023.

E proprio il 13 novembre di trent'anni fa il maestro Delman alzava la bacchetta per dirigere la neonata Grande Orchestra Sinfonica di Milano in un programma entusiasmante che comprendeva la Serenata per Archi di Pëtr Il'ič Čajkovskij e la Sinfonia Fantastica di Hector Berlioz. Da quel memorabile concerto la formazione musicale si è evoluta per diventare quello che oggi rappresenta per la propria città e per l’Italia: una compagine di livello internazionale che ha saputo sempre più crescere per raggiungere le vette del sinfonismo, esibendosi nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo. Negli anni la vicinanza con il repertorio mahleriano si è fatta sempre più profonda, tanto che l’amministrazione comunale milanese deliberò di nominare lo spazio antistante l’ingresso dell’Auditorium "Largo Gustav Mahler", inaugurato alla presenza della nipote del compositore. I quattordici appuntamenti del Festival vedono protagoniste 10 orchestre italiane: la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia guidata da Manfred Honeck, l’Orchestra Spira Mirabilis, l’Orchestra I Pomeriggi Musicali diretta da James Feddeck, l’Orchestra Regionale della Toscana insieme all’Orchestra Giovanile Italiana dirette da Markus Stenz, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con Robert Treviño sul podio, l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona con sul podio Marco Angius, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento sotto la bacchetta da Ottavio Dantone e la Filarmonica Arturo Toscanini di Omer Weir Wellber. "Siamo grati ed orgogliosi di poter condividere le nostre celebrazioni con queste importanti realtà musicali italiane che hanno voluto essere presenti al nostro Festival", conclude Jais.


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