Momenti imperdibili con alcuni dei protagonisti internazionali della musica da camera e un’anteprima con il Concerto per la città, il 15 luglio, al Parco di Belloluogo di Lecce dove lo scorso anno è nata l’Oasi Classiche Forme. Tredici appuntamenti complessivi per una settimana di concerti, dal tramonto ai Notturni, in luoghi simbolo della città di Lecce e, per la prima volta quest’anno, di altri tre comuni della provincia leccese: Supersano, Galatina e Casarano. Torna così nel Salento, per la settima edizione, dal 17 al 23 luglio 2023, Classiche Forme, il Festival Internazionale di musica da Camera fondato e diretto dalla pianista Beatrice Rana (nell'immagine di copertina tratta dalla sua pagina Facebook) e promosso dall’Associazione Musicale Opera Prima, che porta la grande musica nei luoghi d’arte e nella campagna salentina, tra memorie d’infanzia, eccellenze storiche e tradizioni, raccogliendo attorno a sé solisti di fama oltre a giovani interpreti di talento. Accanto alla direttrice artistica anche quest’anno compaiono alcuni grandi nomi del concertismo internazionale, spesso in inedite formazioni create solo per l’occasione nel libero spirito del festival: la violinista Stephen Waarts o i due violoncellisti italiani più celebrati in patria e all'estero, Mario Brunello e Giovanni Sollima in un raro duo, oltre alla compagine dei giovani talenti dello strumento con Ludovica Rana e l’enfant prodige lettone Tim Posner. Poi il grande flauto di Emmanuel Pahud, il soprano Rosa Feola, presenza costante dei migliori palchi d’opera, con la quale a Classiche Forme ritorna straordinariamente la vocalità e - ancora - i giovanissimi virtuosi del violino Tim Crawford, Timothy Ridout (BBC New Generation Artist 2019), che con Posner saranno al Festival anche come Tyeber Trio, e Maja Avramovic; poi la talentuosità dei Marmen String Quartet, tra i quartetti più sorprendenti della nuova generazione, e il mezzosoprano specializzato in teatro musicale Chiara Osella, il pianista Massimo Spada e il clarinettista Kevin Spagnolo. Oltre a Lecce, il Festival si muove quest’anno anche in altri tre comuni del Salento, per raccontare altrettante storie del territorio, anche attraverso l’arte, l’architettura, il paesaggio, la tradizione. Se il cuore della rassegna rimane il seicentesco Chiostro del Rettorato leccese, già Convento Carmelitano, impreziosito dagli affreschi del ‘700, dove si terranno quattro concerti serali (il 17, 19, 20 e 23 luglio), tra cui una delle novità di quest’anno, la Maratona di Classiche Forme, si ritorna per il terzo anno anche nella masseria Le Stanzie di Supersano (Le), vero gioiello di civiltà contadina. Qui è programmato il concerto Suite Italienne di Brunello e Sollima, martedì 18 luglio.
Per la prima volta, invece, il Festival sarà a Galatina, venerdì 21 luglio, con protagonista l’eccellente The Teyber Trio e le Variazioni Goldberg le cui note rieccheggeranno nella Basilica di Santa Caterina, uno dei tesori del Gotico e Romanico in Puglia, e a Casarano, sabato 22 luglio, dove, nel Teatro Fondazione Filograna, risuonerà in prima esecuzione assoluta la nuova commissione Classiche Forme 2023 al compositore pugliese Domenico Turi, per il centenario della storica azienda calzaturiera salentina Elata, già nota per essere ai piedi anche di star hollywoodiane come il premio Oscar Anne Hathaway, Sofia Loren e Penelope Cruz. Durante le varie serate si potranno riscoprire impaginati spesso assai rari, come il Respighi cameristico del concerto inaugurale del 17 luglio nel Chiostro del Rettorato di Lecce che affianca quel primo Novecento italiano ancora tutto da scoprire al coevo compositore russo Anton Arensky, rievocando il milieu culturale ed artistico della permanenza russa di Respighi ad inizio carriera. O ancora la rarissima Suite Italienne per due violoncelli piccoli e due violoncelli affidata a Sollima e Brunello, impegnati in una partitura che vertiginosamente spazia dai Queen alla Traviata di Verdi nella trascrizione ottocentesca per violoncello piccolo e violoncello di Antonio Melchiori.
Da non mancare l'appuntamento con le bachiane Variazioni Goldberg nella rarissima trascrizione per trio d’archi del violinista russo Dimitry Sitkovesky ed affidate al The Teyber Trio, giovanissima formazione composta da Tim Crawford al violino, Tim Posner al violoncello e Timothy Ridout alla viola. All’interno del festival si potranno poi seguire, sera dopo sera, i percorsi dedicati a Rachmaninov nei 150 anni dalla nascita e a Poulenc nei 60 anni dalla morte. Chiusura il 23 luglio con il concerto cameristico in tre atti pensato da Beatrice Rana studiando gli impaginati di inizio Novecento, quando in epoca di non riproducibilità dell’opera d’arte il desiderio di musica dal vivo era così acuto da chiedere vere e proprie maratone, come quella che si terrà al Chiostro del Rettorato con le Danze Sinfoniche per due pianoforti di Rachmaninov, un secondo tempo con Schubert, Liszt e Vocalise sempre di Rachmaninov e il "finale" con il Carnevale degli Animali di Saint-Saëns. Racconta Beatrice Rana: "Ogni anno il festival punta sempre più in alto perché mi piace davvero l’idea che lo spirito internazionale, cosmopolita e libero del nuovo pubblico salentino abbia in Classiche Forme una vera finestra su ciò che di meglio offre il panorama mondiale nelle sue capitali più attive e curiose, sempre alla ricerca del nuovo... a partire dai luoghi di sapore antico, di cultura anche popolare e contadina, ma soprattutto resi ancora più vitali e freschi dall’immersione nella natura della mia terra; una natura forte, di bellezza struggente a cui manca solo il 'suo’ suono'. Prosegue la media partnership di Rai Radio 3, che trasmetterà le serate della kermesse in un’apposita rubrica dedicata ai Festival Italiani più rappresentativi. Classiche Forme ha ottenuto la prestigiosa EFFE Label da parte dell’European Festivals Association, supportata dalla Commissione e dal Parlamento Europeo. Partner ufficiale è Elata - Calzature dal 1923.