Il progetto parigino era nato per coinvolgere artisti dei cinque continenti, sfidando la presunta supremazia culturale occidentale, attraverso il confronto con soggetti solitamente esclusi dal circuito istituzionale dell’arte. L'esposizione ligure prende spunto da questa riflessione e la trasla in quella dinamica stagione che, dopo la Seconda Guerra Mondiale, vede le Albisole diventare un centro di ritrovo per artisti, critici, collezionisti e mercanti d’arte italiani ed europei. Momento in cui molti pittori e scultori iniziano ad affrontare i temi del totemismo, della metamorfosi, della forza misteriosa e generatrice di miti e spiriti soprannaturali. Il trasferimento ad Albissola Marina nel 1961 di Lam - già invitato nel 1954 dall’artista danese Asger Jorn - avrà un forte impatto sul territorio: le forze vitali della natura, gli spiriti primordiali, le figure totemiche animali e sciamaniche inizieranno a proliferare su vasi, piatti, piastre e rilievi che l'artista realizza a ritmi serrati presso le Ceramiche San Giorgio. Simultaneamente, temi affini compariranno su opere di altri maestri, sempre al lavoro nelle botteghe locali, come le Ceramiche Mazzotti: è il caso di Enrico Baj, Giuseppe Capogrossi, Roberto Crippa, Ansgar Elde, Lucio Fontana, Franco Garelli, Asger Jorn, Maria Papa Rostkowska, Mario Rossello, Rinaldo Rossello ed Eva Sørensen. Eccoli allora "i maghi del mare" che tornano in mostra oggi. Sono quegli artisti - Lam in testa - che ad Albisola hanno rivolto la propria attenzione a figure totemiche, a esseri zoomorfi e antropomorfi, alle forze primordiali della materia e a gesti essenziali che su di essa portano segni, buchi e graffi. E maghi sono anche i maestri artigiani albisolesi, capaci d’incredibili effetti materici e coloristici. "Ringrazio il Museo di Savona, con cui abbiamo strettamente collaborato per questa retrospettiva di rilievo internazionale - ha dichiarato il figlio dell’artista Eskil, responsabile del Wifredo Lam Estate -. È emozionante tornare ad Albissola, dove nel 1975 si era tenuta la prima mostra di ceramiche di mio padre, che era un 'nomade' ma che qui aveva trovato la sua casa. Questa esposizione celebra un periodo particolarmente prolifico e innovativo della sua carriera".
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Didascalie delle immagini, dall'alto in basso:
Copertina: a sinistra l'allestimento della mostra al Museo della Ceramica di Savona, a destra Wifredo Lam al lavoro con Giovanni Poggi delle Ceramiche San Giorgio di Albissola Marina, 1975
1 - Giovanni Poggi e Wifredo Lam al lavoro presso le Ceramiche San Giorgio di Albissola Marina, 1975.© Archivio Ceramiche San Giorgio, Giovanni e Piero Poggi
2 - 1975, Wifredo Lam working on a ceramic plate (C-75.162) in the studio Ceramiche San Giorgio in Albissola © C. Laurentin
musa.savona.it/museodellaceramica/