Maison Cartier | "Ciao Casanova" di Solrey. Venezia

"Ciao Casanova" è uno spettacolo visivo e musicale di Solrey (nell'immagine qui soprache avrà luogo il 2 settembre 2023 presso il Teatro La Fenice, interpretato dal Traffic Quintet, l’arpista Sylvain Blassel e il mezzosoprano Brenda Poupard. Sostenuto da Cartier, partner ufficiale della Biennale Cinema 2023, aperto al pubblico e gratuito, il concerto è stato creato con la volontà di celebrare assieme alla città di Venezia l’ottantesima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica - La Biennale di Venezia. Unendo nel montaggio ispirazioni alla video arte e alla musica, partendo dalla leggenda del gran seduttore per approdare a un rilettura della sua figura al giorno d’oggi, "Ciao Casanova" è uno spettacolo emozionale, dove il repertorio classico di Mozart e Vivaldi, associato alle partiture più contemporanee di Nino Rota, John Williams e Alexandre Desplat, risuonano all’unisono con immagini estratte da film cult rielaborate o create dalla stessa Solrey. Mentre quest'ultime subiscono una metamorfosi sullo schermo, ondeggiano, si sdoppiano o si dissolvono, abbracciando una traiettoria onirica in una Venezia le cui acque sono ora torbide, ora scintillanti, anche le musiche diventano oggetto di una trasmutazione.
Questo lavoro di trascrizione originale permette a delle partiture orchestrali di essere interpretate dal Traffic Quintet, creato e diretto da Solrey sin dal 2005, al quale si affiancheranno l’arpista Sylvain Blassel e il mezzosoprano Brenda Poupard. 
Figura leggendaria, avventuriero e libertino nato a Venezia nel XVIII secolo, Casanova ha attraversato la storia della letteratura, del cinema, della musica. Ma il tempo degli eroi seduttori è ormai passato e Casanova oggi sparisce nelle acque torbide della laguna mentre le donne un tempo conquistate diventano conquistatrici. Grandezza e decadenza, è a partire da questa trama che si sviluppa la scena, seguendo un canovaccio proprio alla musicista, direttrice d’orchestra e regista Solrey che in ogni spettacolo persegue una sottile alchimia tra la musica e la sua risonanza nelle immagini. Il cinema della seconda metà del XX secolo ha giocato un ruolo importante nel modo in cui le mascolinità trionfanti sono state immaginate e diffuse nella società: la figura del seduttore prende di volta in volta i tratti di Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Alain Delon, Michel Piccoli o Marlon Brando. "Tutti loro hanno incarnato, nella propria carriere di attore, la figura del dongiovanni -  afferma Solrey -. Di fronte a questi titani, Monica Vitti, Anita Ekberg, Stefania Sandrelli, Romy Schneider, Sophia Loren interpretano all’infinito la figura del fantasma, entrano a far parte del conteggio infinito delle conquiste maschili prima di trovare la loro strada, di emanciparsi, di individualizzarsi, di incarnarsi infine nel suono della Juditha triumphans (Giuditta trionfante) vivaldiana".

La violinista Estelle Villotte
"Ciao Casanova" è uno spettacolo sensoriale ma anche liberatorio, dove la decostruzione del mito del seduttore coincide con l’ascesa delle donne, con la loro rivincita, e infine con una possibile riconciliazione. Il cinema, grazie alla sua portata artistica ma anche filosofica, sociologica e politica, offre una fonte inesauribile d’ispirazione a Solrey per costruire la sua sceneggiatura musicale e visiva.  La Maison Cartier sostiene molteplici iniziative che mirano a preservare il patrimonio vivente della città di Venezia e a contribuire allo sviluppo costante della sua vita culturale. Il partenariato stretto con la Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica - La Biennale di Venezia nel 2021 s’inserisce in questa prospettiva. "Ciao Casanova", aperto a tutti e gratuito, risponde al desiderio della Maison di celebrare, insieme alla città di Venezia, l’ottantesima edizione del festival. Per questa occasione la Maison Cartier, mantenendo le promesse fatte, porta il suo sostegno al Teatro La Fenice, attraverso una donazione che contribuirà a sostenere la prossima stagione di quest’emblematica istituzione veneziana. "Casanova evoca immediatamente il grande cinema di Fellini e anche 'L'homme qui aimait les femmes' di Truffaut. Questo archetipo è sempre stato ambiguo, come può esserlo il carnevale di Venezia. Non c'era posto migliore di Venezia per portare una nuova luce e un'angolazione femminile su questo mito", spiega Cyrille Vigneron, presidente e ceo di Cartier International.

La violinista Elsa Benabdallah

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SOLREY
Della sua infanzia a Caen resta il nome, Dominique Lemonnier, che però ha preferito cambiare con quello di Solrey in omaggio alle note musicali, e qualche grigio ricordo attraversato dai colori dei film che amava scoprire al cinema d’essai della città. La musica è il primo linguaggio che impara e il violino, che scopre all’età di 6 anni, il suo primo amore. Terminati gli studi a Caen, tutto accade rapidamente: riceve gli insegnamenti dei più grandi maestri a Parigi, negli Stati Uniti, poi in Svizzera e in Italia e inizia una carriera da musicista classica presso ensemble di prestigio. Animata da una curiosità artistica insaziabile, scopre parallelamente l’universo delle musiche del mondo, il cinema, il teatro e crea nel 2005 il Traffic Quintet, un ensemble pionieristico che unisce musica e videoarte. Nel 2010 la sua vita viene rivoluzionata in seguito ad un intervento al cervello che la priva dell’uso della mano sinistra di violinista. Solrey supera quest’esperienza e forgia una creatività dalle molteplici sfaccettature durante questa rieducazione. Dotata di un immaginario multiforme, inventa un linguaggio personale e si trasforma verso un’identità doppia, che unisce direzione musicale e realizzazione. Solrey assume uno sguardo ibrido, dove l’immagine diventa ritmo e la musica parla di colori, cercando negli spettacoli che compone questo equilibrio tra narrazione e astrazione. Una visione unica, dove lo spettatore si trova catapultato in un universo a parte: il mondo sensibile di un pensiero.

TRAFFIC QUINTET
Fondato e diretto dal 2005 da Solrey, il Traffic Quintet è un ensemble atipico, formato da un quartetto d’archi e da un contrabbasso. Immediatamente riconoscibile nella sua interpretazione minima ma lirica, che Solrey ha plasmato nel corso degli anni, ha come obiettivo quello di offrire alla musica per il cinema e repertorio classico dei progetti artistici esigenti e una visione onirica e differente del cineconcerto. E' formato da Bertrand Cervera e Elsa Benabdallah ai violini, Estelle Villotte alla viola, Raphaël Perraud al violoncello e Philippe Noharet al contrabbasso, tutti provenienti dalle grandi orchestre parigine (Orchestra dell’Opéra de Paris, Orchestra Nazionale di Francia...). La loro virtuosità apporta alle interpretazioni un colore contemporaneo, mantenendosi comunque nella tradizione classica della musica da camera. Per questo nuovo spettacolo, Solrey invita l’arpista Sylvain Blassel e il mezzosoprano Brenda Poupard ad unirsi al Traffic Quintet per offrire una sonorità differente che trova origine nel barocco, come i personaggi principali della trama.

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