Tremezzina Music Festival: attorno al jazz big e talenti

Lago di Como: la musica non lascia le sponde di Tremezzina, attorno e dentro le sue ville e i suoi paesaggi quasi da fiaba. Dopo il LacMus Festival è ora la volta delle ventesima edizione di Tremezzina Music Festival con nomi e programma di assoluto rilievo del concertismo italiano, musicisti affermati e talenti emergenti in arrivo dall’estero, che da lunedì 7 a giovedì 10 agosto 2023 presenteranno progetti originali e, soprattutto, tanta musica di qualità. Questo è il programma ideato ancora una volta, tra contaminazione di genere e tanto amore per tutti gli universi e i suoni del mondo delle Sette note, da Saul Beretta, curatore della rassegna. Organizzata da Musicamorfosi e realizzata con il contributo del comune di Tremezzina, ProHelvetia e Institut Ramon Llull di Barcellona (e il patrocinio di Regione Lombardia), "la manifestazione - spiegano gli organizzatori - proporrà agli spettatori un nuovo, avvincente, viaggio musicale attraverso le tante facce del jazz, mescolando radici e sperimentazione, recupero delle tradizioni e scoperta di nuovi idiomi, senza trascurare la danza".
Los Aurora (photo Laura Abad)
Come sempre, tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero con libera donazione, tranne il concerto inaugurale. Il festival prenderà il via lunedì 7 agosto a Tremezzina, nella raffinata cornice di Villa Carlotta, dove alle 18.30 si esibiranno gli spagnoli Los Aurora (ingresso 18-28 euro, inclusa la visita al giardino botanico e al museo: la formazione catalana è un gruppo di flamenco-jazz che ha portato una boccata d’aria fresca in questa storia musicale, contaminandola con altri linguaggi e riscuotendo da subito consenso e successo. Nel loro ultimo album ("La Balsa de la Medusa", uscito nel 2022), il sound è diventato più elettrico, energico e trasgressivo, avvicinandosi al rock, anche se i riferimenti classici sono sempre presenti. Della band fa parte anche il talentuoso e pluripremiato ballerino e coreografo Pol Jiménez. In serata ci si sposterà nel parco Teresio Olivelli (ore 21) per il live del quartetto della violoncellista e cantante cubana Ana Carla Maza (nell'immagine Facebook di copertina): nuova regina della scena internazionale dalla voce soave, pizzicati percussivi e archetti leggeri, fonde in modo mirabile il jazz, la classica e i colori dell’America Latina, dispiegando una gamma di colori ed emozioni di "fortissimi" e "pianissimi". Elegantemente accompagnata da un trio jazz, l’artista cubana presenterà il nuovo album "Caribe", progetto che parte dalla musica improvvisata e dalla classica per poi esplorare altri generi (Montuno cubano, Tango, Huayno, Cumbia, Reggae, Bossa Nova e Samba).

Il giorno successivo, martedì 8 agosto, sarà di scena Yumi Ito, pianista, cantante, compositrice, produttrice e arrangiatrice giapponese-polacca di stanza a Basilea, nome in rapida ascesa a livello internazionale. Insieme a lei ci saranno il bassista israeliano Nadav Erlich e il batterista galiziano Iago Fernandez. Yumi si è esibita in tutto il mondo (ha partecipato al Blue Note Jazz Festival di New York e al Montreux Jazz Competition), ha condiviso il palco con artisti del calibro di Al Jarreau, Becca Stevens, Kurt Rosenwinkel e Mark Turner e i suoi album (incluso "Stardust Crystals", popolarissimo sulle piattaforme digitali) raccontano storie in bilico tra jazz, art-pop, elettronica, e musica neoclassica. Mercoledì 9 agosto, nella pittoresca piazzetta di Campo, a Lenno (ore 9), Yumi Ito sarà protagonista di un altro concerto, questa volta insieme al chitarrista polacco Szymon Mika: tra intricate melodie, accordi segreti e improvvisazioni esplorative, il duo si contraddistingue per un sound originale, raffinato e lirico. Nel tardo pomeriggio, alle ore 18.30, il festival farà tappa all’Hotel San Giorgio di Lenno: il giardino fronte lago ospiterà il trio composto da Massimiliano Milesi (sax)  Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono) e Giacomo Papetti (contrabbasso), tra gli esponenti più interessanti della nuova scena jazzistica italiana. Con leggerezza, ironia e disinvoltura, i tre musicisti spaziano dal free jazz più radicale alle ballads della swing era, da composizioni originali che guardano alla new wave del jazz europeo a complesse esplorazioni metriche delle forme musicali più disparate.

Giovanni Falzone (photo Giorgio Cottini)
In serata, al parco Teresio Olivelli (ore 21), il funambolico trombettista Giovanni Falzone e le sue Mosche Elettriche presenteranno "Musica negli occhi", omaggio in jazz al grande Ennio Morricone. Falzone, indiscusso protagonista del jazz italiano ed europeo, e il suo quartetto (composto dal chitarrista Valerio Scrignoli, dal contrabbassista William Geroli e dal batterista Riccardo Tosi) eseguiranno, rielaborandole con arrangiamenti inediti, le composizioni scritte dal maestro per il cinema negli anni ’60 e ’70, dagli spaghetti western di Sergio Leone ai primi gialli di Dario Argento, da “Il Clan dei Siciliani” a “Un cittadino al di sopra di ogni sospetto”. Infine, giovedì 10 agosto, per l’evento conclusivo del  Festival, sarà di scena il jazz dell’Impérial Quartet: la formazione francese condurrà il pubblico in un viaggio epico nella profondità e nel misticismo biblico della musica del profondo Sud degli Stati Uniti. Questo originale quartetto, che ha le sembianze di un’orchestra e che al tempo stesso sprigiona l’energia di una brass band, porterà a galla l’incredibile mix di identità nascoste in un suono creolo e meticcio che arriva dalla mescolanza dell’energia vitale degli afro-americani e dall’eredità degli indiani d’America e degli acadiani, i primi colonizzatori francesi giunti in America.


SAUL BERETTA 
Saul Beretta (10.08.1971) inventore musicale, direttore creativo di Musicamorfosi, autore di testi e musica, produttore artistico, autore radiofonico, promotore e agitatore di insolite iniziative musicali. Si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti e la lode e laureato in Scienze Politiche con il massimo dei voti con una tesi poi pubblicata da Auditorium dedicata a “Imprenditoria sociale e sperimentazione musicale”. Musicamorfosi da lui ideata nel 1998 diventa una associazione musicale e culturale autonoma nel 2004. I suoi creativi progetti musicali sono stati commissionati o ospitati dai più importanti teatri italiani: Regio Torino, Regio Parma, Teatro Grande Brescia, Politeama Palermo, Parco della Musica, Roma, Centre Pompidou di Parigi e LAC Lugano tra gli altri. Ha collaborato con radio e programmi tv come autore e consulente musicale, con Società del Quartetto di Milano e Vicenza, l’Orchestra Giuseppe Verdi, il festival Milano Musica, Music Fund e il Teatro Alla Scala. E’ direttore artistico di svariati festival: "Lampi" dal 2003 al 2014, "Notturni" dal 2004, "Suoni Mobili" dal 2010 e "Monza Visionaria" dal 2013,"Milano, La Città che sale" dal 2016 e "Alte Marche Festival" dal 2018. Collabora dal 2017 con il LAC di Lugano per progetti speciali di jazz e world music e con il Festival Internazionale di Stresa dal 2019. E’ direttore artistico del Tremezzina Music Festival dal 2021 e del nuovo Il Rito del Jazz in Cascina Cuccagna a Milano. Spera un giorno, di poter giocare a scacchi con John Cage. (fonte: https://www.musicamorfosi.it/about/)