Da giovedì 26 ottobre 2023 a domenica 7 aprile 2024 il Kunstmuseum Basel presenta "The Evidence of Things Not See", un'ampia retrospettiva dell'opera dell'artista americana Carrie Mae Weems (Portland, Oregon, 1953). L'esposizione comprende un corpus di serie fotografiche, video e installazioni degli ultimi trentacinque anni del lavoro dell'artista, la cui opera poliedrica ha avuto un impatto estetico e politico di vasta portata. "The Evidence of Things Not Seen" - la prima mostra in Svizzera di Weems - invita il pubblico a esplorare i punti ciechi della storia (contemporanea). Il titolo allude alla storia della violenza contro i neri e gli indigeni e a ciò che ne viene ignorato o non mostrato. Weems appare in molte delle sue opere, guidandoci verso momenti "dimenticati" della storia, eventi la cui dinamica e i cui effetti persistenti sono palpabili nella società anche oggi. Numerosi lavori affrontano il tema della violenza della polizia contro gli afroamericani negli Stati Uniti. Per controbilanciare la lunga storia di brutalità contro le persone di colore, l'artista ha esaminato l'altrettanto lunga e storica storia di resistenza. Fuga, dolore, ricordo e protesta diventano dei veri e propri manifesti contro l’oblio della memoria. |
Carrie Mae Weems © Rolex Audoin Desforges |
Sin dagli albori della sua carriera, Weems ha attirato l'attenzione anche sulla bellezza, i rituali, la magia e la spiritualità nonché su scorci di vita privata che rimandano, però, a realtà pubbliche. Un esempio significativo in tal senso è "The Kitchen Table Series" (1990), già divenuta un punto di riferimento per il mondo della fotografia e per la storia dell’arte occidentale grazie alla sua capacità di costruire narrazioni emotivamente complesse incentrate sulla vita di una donna nera nell’ambiente intimo della sua cucina. Weems continua ad indagare i resoconti degli eventi storici ed espone i modi in cui quest'ultimi sono costruiti e mostrati dalla politica, nella scienza, nell'arte, dai mass media, nella fotografia e nell'architettura. Rievocando e selezionando momenti e accadimenti storici "visti" attraverso il racconto di gruppi emarginati, la sua arte pone alla ribalta una visione che resta ancora trascurata dalla storiografia contemporanea. Questi divario (i), a cui allude il titolo della mostra, ha le sue origini nelle strutture di potere dominanti, nelle segmentazioni sociali della pianificazione urbana o, più semplicemente, si perpetua attraverso il razzismo; tema-fulcro, quest'ultimo, dei progetti fotografici, dei video e delle installazioni dell'artista Usa. Mettendo a confronto la violenza contro le persone di colore e la resistenza a queste discriminazioni l'analisi su entrambi questi temi drammatici diventa più acuta e perspicace. Nel 2014, Carrie Mae Weems è stata la prima artista nera americana a tenere una retrospettiva al Guggenheim Museum di New York. Il suo lavoro è da tempo ben noto al di fuori della scena artistica degli Stati Uniti. La pubblicazione "Carrie Mae Weems. Reflections for Now" (Hatje Cantz, giugno 2023), disponibile anche nel Museum Shop del museo di Basilea a novembre 2023, è dedicata per la prima volta ai suoi scritti, raccolti insieme a una selezione di interviste e immagini. Il volume è stato realizzato in stretta collaborazione con il Barbican Centre di Londra.Copertina - Carrie Mae Weems Senza titolo, The Kitchen Table Series Data di creazione: 1990/1999 Materiale/tecnica: Stampa alla gelatina d'argento Dimensioni: 104,7 x 104,7 x 5,7 cm
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