Vistorta, storica azienda friulana, ha svelato due nuove etichette che rappresentano la svolta contemporanea voluta da Brandino Brandolini D’Adda: Bianca e Brando sono due vini da monovitigno (rispettivamente 100% Friulano e 100% Merlot) che vengono prodotti con tecniche tradizionali come la prolungata macerazione sulle bucce, le follature manuali, le fermentazioni spontanee in botti aperte. La sperimentazione è sempre stata di casa a Vistorta sin da quando, in controtendenza, si è deciso di puntare sul Merlot, in un territorio dove altri vitigni la fanno da padroni. Quello di Vistorta, il più identificativo dell’azienda, è frutto di una selezione delle uve da vari piccoli appezzamenti che si differenziano in età, clone e sistema di allevamento. Dopo la certificazione bio ottenuta nel 2008, l’azienda ha cercato di operare in regime sempre meno "interventista", non solo sul terroir ma anche in cantina, riducendo i quantitativi di anidride solforosa e utilizzando contenitori come il legno o il cemento per le vinificazioni. La proprietà ha sempre puntato su questo territorio che, grazie alle sue caratteristiche peculiari, produce bianchi freschi e rossi eleganti e di grande finezza. L’esperienza in Francia di Brandino e la sua continua ricerca nei territori d’Oltralpe di tecniche di vinificazione innovative, viene coadiuvata negli anni da Alec Ongaro, winemaker di casa. Questa sinergia ha portato a sperimentazioni sempre più coraggiose che hanno condotto alla nascita di questi "nuovo corso", che parla di passato in chiave moderna. Sia Bianca che Brando passano attraverso lunghe macerazioni a contatto con le bucce, con follature manuali. Le fermentazioni avvengono a barrique aperta e in ceramica. Gli affinamenti, sempre a contatto con le bucce, sono prolungati: 200 giorni per Bianca, 180 per Brando. Dopo la svinatura e la torchiatura, la maturazione avviene sia in ceramica sia in legno francese per donare eleganza e raffinatezza al forte carattere di questi vini. "Una decisione come questa è la naturale evoluzione del nostro percorso nel mondo del vino - spiega Brandino -. L’adozione di queste tecniche tradizionali è per noi coerente con le pratiche di produzione vitivinicola finora adottate. La nostra azienda ha sempre dato priorità alla sostenibilità e ad approcci non interventisti sia in campagna sia in cantina". Vistorta è l’azienda agricola di 220 ettari fondata da Giudo Brandolini nel 1872. Oggi è guidata da Brandino e seguita in cantina con passione da Alec Ongaro. I vigneti, a conduzione biologica dal 2008, si trovano tutti a Vistorta, piccolo borgo friulano al confine con il Veneto. Il Merlot introdotto a fine Ottocento in azienda produce il Vistorta con uve selezionate da dieci piccoli appezzamenti. Le varietà autoctone - come il Friulano, la Ribolla, il Refosco - accompagnano il Pinot grigio e lo Chardonnay per produrre vini giovani, fruttati ed eleganti.
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Bianca & Brando
La sperimentazione è sempre stata di casa a Vistorta, da vari anni seguita appassionatamente da Alec Ongaro che dal 1994 affianca Brandino in cantina con la vinificazione. L’azienda ha cercato di operare in un regime sempre più rispettoso dell'ambiente non solo in vigneto ma anche in cantina, con uso minimo di anidride solforosa e con metodi tradizionali: la macerazione sulle bucce, le follature manuali, le fermentazioni spontanee in botti aperte. Nascono così Bianca e Brando, che rappresentano l’evoluzione naturale del pensiero e della produzione di Vistorta.
Bianca
100% Tocai Friulano. Dopo la vendemmia manuale, fermentazione alcolica contemporaneamente in barrique a cielo aperto con follature manuali e in anfore di ceramica (300 hl) dove la macerazione, a contatto con le bucce e i vinaccioli, si prolunga per più di 200 giorni. Le barrique vengono svinate a coppie e continuano l’affinamento in barrique singola con le proprie presse senza travasi fino all’assemblaggio. Il prodotto in ceramica dopo la svinatura e la torchiatura continua il suo affinamento per un anno in anfora e uno in botti di rovere francese (5 hl).
Brando
100% Merlot. Dopo la vendemmia manuale, fermentazione alcolica contemporaneamente in barrique a cielo aperto con follature manuali e in anfore di ceramica (300 lt) dove la macerazione, a contatto con le bucce e i vinaccioli, si prolunga per 180 giorni. Le barrique vengono svinate a coppie e continuano l’affinamento in barrique singola con le proprie presse senza travasi fino all’assemblaggio. Il prodotto in ceramica dopo la svinatura e la torchiatura continua il suo affinamento per un anno in anfora e un periodo superiore all’anno in barrique di rovere francese (225 lt)
La sperimentazione è sempre stata di casa a Vistorta, da vari anni seguita appassionatamente da Alec Ongaro che dal 1994 affianca Brandino in cantina con la vinificazione. L’azienda ha cercato di operare in un regime sempre più rispettoso dell'ambiente non solo in vigneto ma anche in cantina, con uso minimo di anidride solforosa e con metodi tradizionali: la macerazione sulle bucce, le follature manuali, le fermentazioni spontanee in botti aperte. Nascono così Bianca e Brando, che rappresentano l’evoluzione naturale del pensiero e della produzione di Vistorta.
Bianca
100% Tocai Friulano. Dopo la vendemmia manuale, fermentazione alcolica contemporaneamente in barrique a cielo aperto con follature manuali e in anfore di ceramica (300 hl) dove la macerazione, a contatto con le bucce e i vinaccioli, si prolunga per più di 200 giorni. Le barrique vengono svinate a coppie e continuano l’affinamento in barrique singola con le proprie presse senza travasi fino all’assemblaggio. Il prodotto in ceramica dopo la svinatura e la torchiatura continua il suo affinamento per un anno in anfora e uno in botti di rovere francese (5 hl).
Brando
100% Merlot. Dopo la vendemmia manuale, fermentazione alcolica contemporaneamente in barrique a cielo aperto con follature manuali e in anfore di ceramica (300 lt) dove la macerazione, a contatto con le bucce e i vinaccioli, si prolunga per 180 giorni. Le barrique vengono svinate a coppie e continuano l’affinamento in barrique singola con le proprie presse senza travasi fino all’assemblaggio. Il prodotto in ceramica dopo la svinatura e la torchiatura continua il suo affinamento per un anno in anfora e un periodo superiore all’anno in barrique di rovere francese (225 lt)