"È un'opera d'arte. Un teatro. Il cuore pulsante di Bruxelles. È alchimia e mixology. Un'avventura per i sensi. Un assaggio del paesaggio onirico surrealista di René Magritte. 'Ceci n'est pas un bar'; è molto di più": così Rocco Forte Hotel Amigo ti introduce nel mondo del "suo" Bar Magritte, un luogo per incontrarsi, salutarsi, conversare a lume di candela, ascoltare musica dal vivo a tarda notte o per (ri)scoprire i classici belgi del gusto con diversi colpi di scena - ravioli moules-frites e croquettes de crevettes, ad esempio - oltre a degustare drink a tema. Rendendo omaggio a Magritte, uno dei figli più celebri del Belgio, il maestro mixologist Salvatore Calabrese ha ideato un menu di 20 cocktail unici. La carta de "Il suo lavoro" comprende 10 "libagioni" ispirate a una raccolta dei lavori più influenti dell'artista. Quella de "Il suo mondo" propone, invece, 10 cocktail classici, popolari durante la vita del maestro. Bruxelles e la sua vita sono irrevocabilmente intrecciate. Il Bar Magritte ne celebra l'eredità duratura proprio nella città in cui visse i suoi periodi creativi più prolifici. Particolarmente ispirato al mondo surreale, il bar accompagna i visitatori in un viaggio sensoriale esplorando la naturale capacità di sconvolgere, mettere in discussione e provocare di Magritte. Desideroso di evitare qualsiasi associazione con la borghesia, tanto disprezzata dal movimento surrealista belga, lui adottò la sua iconica bombetta, cappello simbolo dell'"uomo comune" belga. Non ebbe mai grande passione per la vita mondana e preferiva intrattenere i suoi amici surrealisti a casa o giocare a scacchi al Greenwich café, una brasserie Art Nouveau a soli sette minuti a piedi dall'Hotel Amigo, dove da giovane aveva cercato invano di vendere i suoi primi quadri.
Chi lo ha conosciuto lo descriveva come un uomo sincero, gentile e vero, senza un briciolo di frivolezza, e come un surrealista che trattava i temi cari al movimento con candore, poesia e rispetto. Queste qualità hanno reso lui e la sua arte immortali e la sua eredità, a quasi sessant’anni dalla morte, continua ad ispirare nuove generazioni di artisti di tutto il mondo. Ecco perché, se si vuole provare un'esperienza surrealista riattualizzata, recarsi al bar dell'Amigo è quasi un dovere anche solo per brindare con un cocktail d'autore ispirato all'incredibile vita e alle opere del grande pittore. La fama arrivò solo dopo che ebbe compiuto cinquant’anni e quando, finalmente, ottenne il riconoscimento internazionale si trasferì nella ricca e verdeggiante periferia di Schaerbeek, a venti minuti di auto dall'Amigo. L'influenza artistica di Magritte è ancora visibile nel quartiere che, grazie ai suoi eleganti viali e all'architettura Art Nouveau, è diventato un punto di riferimento per i giovani creativi di Bruxelles. In generale, il fascino della città risiede nel suo spirito gioviale e nello stile discreto, caratterizzato, ad esempio, dal contrasto tra i murales con i caratteristici fumetti e le testimonianze Art Nouveau che adornano una capitale ricca di siti patrimonio Unesco. Da quando ha ottenuto l'indipendenza, nel 1830, ha subito un'enorme trasformazione diventando una vivace metropoli. Al centro di essa si trova l'area storica con il gioiello della Grand Place. I viali alberati conducono alla parte più esterna della capitale, perfetta per fare un giro in bicicletta o da esplorare a piedi.