Sabato 3 e domenica 4 febbraio 2024, Albino Armani Viticoltori dal 1607 torna ad Amarone Opera Prima, la manifestazione più attesa dagli amanti del grande rosso scaligero organizzata ogni anno dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella a Palazzo della Gran Guardia (Piazza Bra 1) di Verona. Riflettori puntati sull’annata 2019, che nella maggior parte dei casi ha regalato soddisfazioni e sorrisi ai produttori della denominazione a chiusura di una vendemmia positiva per la qualità ottima delle uve portate in cantina. E' un Amarone che non deluderà le aspettative del selezionato pubblico di professionisti e operatori del settore, stampa e grandi nomi del panorama vinicolo internazionale che troveranno nel calice - come prevedono gli esperti - uno stile più al passo coi tempi, meno muscoloso, più elegante e versatile negli abbinamenti. Uno stile-novità per molti, ma che invece ha sempre trovato un’autentica espressione nella Valpolicella di Albino Armani. L’azienda vanta oltre 400 anni di storia e conta oggi su cinque tenute distribuite in Triveneto. La presentazione veronese dei nuovi millesimi di Amarone con l’anteprima 2019 preannuncia la distribuzione commerciale che avverrà dalla primavera 2024. Ci troviamo sull’alta collina della valle di Marano di Valpolicella, dove i vigneti sono posizionati alle altitudini maggiori - tra i 400 e i 600 m s.l.m. -, ossia al limite della viticoltura per questo areale, e proprio qui la famiglia Armani decise oltre vent’anni fa di produrre i suoi rossi più del Veneto da uve Corvina, Corvinone e Rondinella, in un territorio tra i più alti e scoscesi della denominazione. La filosofia produttiva si distingue da sempre per la scelta, rivelatasi lungimirante, di coltivare la vite in contesti alpini o comunque di quota. Una direzione precisa che si traduce in uno stile riconoscibile e coerente che ritroviamo in tutte le produzioni, dalla Valdadige alle alpi Carniche del Friuli e fino alla Valpolicella. Qui a Marano di Valpolicella, nello specifico, l’altitudine ma anche la valorizzazione del terroir, a partire dalla scelta di utilizzare tutte le principali uve ammesse, porta coerentemente ad enfatizzare la riconoscibilità dei vini, con la tipica croccantezza del frutto, l’eleganza e freschezza dovute al clima di alta collina. Ad Amarone Opera Prima Albino Armani proporrà al pubblico di esperti anche la sua Riserva 2016, Amarone della Valpolicella Classico Cuslanus, le cui uve vengono coltivate su terreni a carattere vulcanico (tra S. Rocco e Loc. Camporal) - da qui la sua spiccata mineralità - e che, anno dopo anno, beneficia dell’affinamento in bottiglia promettendo una bella evoluzione.
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Albino Armani |
ALBINO
Albino tramanda la storia di una famiglia da generazioni legata al mondo del vino con la stessa passione di chi lo ha preceduto. La capacità di fare che resta nel tempo è l’eredità più grande che abbia ricevuto e che trasmette quotidianamente a chi lo affianca nella meravigliosa avventura del vino. Il forte senso di appartenenza al territorio del Triveneto, nel quale opera continuando a investire, si è declinato in progetti ambiziosi: dalla salvaguardia dei vitigni autoctoni in via di estinzione allo sviluppo di piani di miglioramento per la sostenibilità ambientale e sociale e, ancora, alla ricerca in ambito viticolo ed enologico. Dal 2016 è alla guida del Consorzio del Pinot Grigio doc delle Venezie.
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AMARONE OPERA PRIMA
3 e 4 febbraio 2024
Palazzo della Gran Guardia
Piazza Bra, 1
Verona
Al banco d'assaggio:
Albino Armani Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2019
Cuslanus Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva 2016
www.albinoarmani.com
www.amaroneoperaprima.it