Dopo il successo dell’anteprima parigina a Maison & Objet, Talenti, marchio di riferimento nel settore dell’outdoor d’alta gamma internazionale, presenta la nuova collezione Ever firmata da Christophe Pillet che rinnova la collaborazione con il marchio. Come suggerito dal nome, le nuove creazioni "sfidano" il tempo e l’infinito rincorrersi delle tendenze proponendo una serie di arredi da esterno in grado di adattarsi ad ogni ambiente e contesto ma restando fedele a sé stessi. Moderno ma classico, ricercato e minimalista: aggettivi apparentemente in contrasto ma che in questa linea trovano un sorprendente Dna comune che non asseconda le mode di un’epoca ma le eternizza. Il disegno essenziale, le rotondità delle cuscinerie compongono elementi evergreen che guardano al futuro dell’outdoor living facendo tesoro dei grandi classici del passato. Siamo di fronte a composizioni snelle, e per questo versatili, nelle forme e nei colori, orientati verso sfumature neutre ispirate all’ambiente naturale, esempio per eccellenza di ciclicità e durabilità. Una collezione che si concentra su set living e dining, in cui il versatile legno e l’elegante pietra lavica si incontrano per dare vita a un concept moderno ma d’’ispirazione classica. Christophe Pillet: "Ever è una collezione quasi classica di sedute e mobili da esterno. Leggermente nordica e orientata alla campagna, ha tuttavia una base contemporanea che si distingue. Eleganza rilassata, proporzioni ragionevoli, gusto senza tempo sono qui gli ingredienti per uno stile di vita duraturo e universale". I materiali? Legno e pietra, teak con marmo, gres e pietra lavica proveniente direttamente dalla Sicilia sono gli abbinamenti materici che contraddistinguono questa collezione. Il teak è disponibile non solo nella versione classica naturale ma anche con un elegante e ricercato color palissandro che si sposa perfettamente con tessuti in bianco, beige e nel "glaciale" mambo pearl. La curiosità: le lastre di pietra lavica e marmo provengono dalla Sicilia e derivano da pezzi unici, ovvero il piano di un tavolo di due metri proviene da una lastra di almeno due metri. Non vi sono composizioni ma lavorazioni per creare il prodotto perfetto.
CHRISTOPHE PILLET
"La lucidità espressiva e la ricerca della semplicità sono i principi fondamentali nel lavoro di Christophe Pillet. L’eleganza è ottimizzata. La perfetta padronanza di sensualità e raffinatezza lo hanno reso uno dei rari designer francesi che hanno ottenuto il riconoscimento globale progettando hotel, boutique e dirigendo progetti artistici negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Giappone. Ha ottenuto riconoscimenti internazionali per lo spettro e la qualità delle sue creazioni. Architettura, oggetti, mobili, direzione artistica: la sua firma è sempre associata ai migliori marchi tra cui Lacoste, Jean-Claude Jitrois, Catherine Malandrino, Lancel, Le Tanneur International. La portata e la varietà dei suoi progetti condividono un atteggiamento comune, indipendente dalla scala. Che si tratti di design director per Lacoste o di collaborazioni a lungo termine con Driade, Cappellini, Emu, Porro o Serralunga, le sue interpretazioni sono una testimonianza dell’high-voltage chic, che si distingue per la precisione e il rigore. Se esiste uno 'stile Pillet', questo è nella sua capacità di cristallizzare, all’interno di un progetto, l’eccitazione di una proposizione".
"La lucidità espressiva e la ricerca della semplicità sono i principi fondamentali nel lavoro di Christophe Pillet. L’eleganza è ottimizzata. La perfetta padronanza di sensualità e raffinatezza lo hanno reso uno dei rari designer francesi che hanno ottenuto il riconoscimento globale progettando hotel, boutique e dirigendo progetti artistici negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Giappone. Ha ottenuto riconoscimenti internazionali per lo spettro e la qualità delle sue creazioni. Architettura, oggetti, mobili, direzione artistica: la sua firma è sempre associata ai migliori marchi tra cui Lacoste, Jean-Claude Jitrois, Catherine Malandrino, Lancel, Le Tanneur International. La portata e la varietà dei suoi progetti condividono un atteggiamento comune, indipendente dalla scala. Che si tratti di design director per Lacoste o di collaborazioni a lungo termine con Driade, Cappellini, Emu, Porro o Serralunga, le sue interpretazioni sono una testimonianza dell’high-voltage chic, che si distingue per la precisione e il rigore. Se esiste uno 'stile Pillet', questo è nella sua capacità di cristallizzare, all’interno di un progetto, l’eccitazione di una proposizione".