Forte di un vasto savoir-faire nell'arte dell'orologeria, Blancpainla non smette mai di realizzare segnatempo tanto tecnici quanto esteticamente pregiati. In occasione dell'anno bisestile 2024, la manifattura di Le Brassus presenta il nuovo modello Villeret Quantième Perpétuel. Per la prima volta una cassa in oro rosso riveste un quadrante in una tonalità di verde particolarmente elegante. Con un Dna che affonda le sue radici nel savoir-faire della maison e nel paese delimitato da abeti lussureggianti al quale deve il suo nome, la collezione Villeret esprime autenticità. Di una bellezza senza tempo, incarna il forte legame con le straordinarie complicazioni dell'orologeria meccanica svizzera. Fedele a questo spirito, il calendario perpetuo è un meccanismo complesso che regola automaticamente la data tenendo conto delle variazioni a livello di mesi e anni, compresi gli anni bisestili. Autentica memoria meccanica, non richiederà alcuna regolazione fino a febbraio 2100, mese che non sarà bisestile poiché, nel calendario gregoriano, un'eccezione alla regola generale prevede che si eliminino tre anni bisestili ogni quattro secoli. Nei segnatempo Blancpain questo tipo di meccanismo presenta anche una fase lunare a ore 6, riconoscibile per la sua espressione unica. Volto emblematico dell'azienda, quest'ultima è divenuta anche simbolo del prestigio e della rinascita della meccanica orologiera resi possibili proprio da Blancpain che, dopo la crisi degli anni Settanta, si prefisse di ridare lustro a quest'arte dimostrando che nulla era in grado di sostituirla. L'introduzione delle fasi lunari da parte del brand ha spianato la strada a molte altre complicazioni, prima fra tutte il calendario perpetuo, e in questo anno bisestile 2024, dà prova ancora una volta dei propri "saperi", presentando il nuovo modello. Animato dal movimento automatico 5954, vanta una riserva di carica di 72 ore, e grazie al fondello in zaffiro, permette di ammirare le finiture curate, la massa oscillante in oro rosso a nido d'ape e la spirale in silicio. Sebbene abbia un funzionamento complesso, questo calendario perpetuo presenta due particolarità pensate per semplificare la vita di chi lo indosserà: la prima consiste in un movimento sicuro che protegge il meccanismo-calendario da eventuali danni qualora l'orologio dovesse essere regolato durante il cambio automatico delle indicazioni. La seconda riguarda i correttori sotto le anse.
Questo sistema brevettato, introdotto per la prima volta al mondo su un calendario perpetuo nel 2005 proprio da Blancpain, consente di regolare le indicazioni con una semplice pressione della punta del dito, senza bisogno di alcuno strumento o stiletto. Posizionati sotto le anse, questi correttori rimangono nascosti quando il segnatempo viene portato al polso; i fianchi della cassa, pertanto, presentano un profilo lineare, liscio e inalterato, ovvero privo di quelle piccole "fossette" solitamente visibili sulle casse degli orologi con calendario. A questi elementi si aggiunge poi la disposizione delle indicazioni del calendario. Nonostante la complessità del meccanismo (interamente sviluppato e realizzato da Blancpain), la visualizzazione delle informazioni è ripartita con grande chiarezza sull'intero quadrante, offrendo una buona leggibilità e un perfetto equilibrio estetico. Applicato su un elegante quadrante verde con finitura soleil, questo meccanismo richiama, nel colore, le foreste di abeti della Vallée de Joux, dove viene realizzato dagli orologiai dell'atelier delle Grandi Complicazioni. Il cinturino marrone in pelle di alligatore, invece, è un richiamo alla terra e alla sua generosità, che hanno reso possibile lo sviluppo dell'eccellenza orologiera nel corso dei decenni. Completa il tutto la cassa "double pomme" della collezione Villeret, di 40 mm, che, insieme agli indici e alle lancette, è declinata in oro rosso, un raffinato contrasto con l'estetica dell'orologio. Il risultato è un segnatempo armonioso, dai colori caldi. Complesso nel suo funzionamento ma facile da usare, questo nuovo Quantième Perpétuel rende omaggio alla particolarità del 2024, anno bisestile.
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