Da venerdì 8 marzo 2024 torna il Brescia Photo Festival promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f - Centro della Fotografia Italiana, con la curatela artistica di Renato Corsini, che porta nei luoghi espositivi più prestigiosi della città e della provincia un programma articolato di mostre con alcuni dei nomi più importanti e celebrati della fotografia italiana contemporanea. Il titolo scelto per questa settima edizione è "Testimoni", un termine che sottolinea la capacità dei fotografi di documentare il presente favorendo la lettura della nostra storia attraverso il racconto che gli artisti ne fanno, traducendolo in opera d’arte che supera i confini del mezzo fotografico. Spiega Stefano Karadjov, direttore della Fondazione Brescia Musei: "Si va da Franco Fontana a Maurizio Galimberti, da Gabriele Micalizzi a Massimo Sestini, da Federico Garolla a Chiara Samugheo, da Carlo Orsi a Francesco Cito. E ancora: Maria Vittoria Backhaus, Silvia Camporesi e molti altri a cui è dedicata una delle molte temporanee, tutte inedite, proposte dalla rassegna. Sono tutti protagonisti della fotografia italiana, testimoni della trasformazione della nostra società che dal dramma della Seconda guerra mondiale è riuscita a entrare, prima, nella modernità, poi, nelle contraddizioni, nel benessere, quindi negli abusi dell’opulenza e ora nell’epoca dell’incertezza. Quattro generazioni di fotografi ci accompagnano, da marzo a settembre 2024, in un percorso espositivo straordinario tra Brescia e la Provincia, incluso il lago d’Iseo con la città di Marone nella mostra diffusa dedicata a Lorenzo Predali, e il lago di Garda, con la collettiva dedicata alle dieci fotografe che re-interpretano il Vittoriale". Come in ogni edizione, l’hub del Brescia Photo Festival è il Museo di Santa Giulia che ospita, dall’8 marzo al 28 luglio 2024, l'importante mostra monografica dedicata a Franco Fontana (Modena, 1933), uno dei pionieri della fotografia a colori, in occasione dei suoi novant’anni. "Franco Fontana. Colore" è curata dallo Studio Franco Fontana, è promossa da Fondazione Brescia Musei e co-prodotta con Skira Arte. Presenta 122 immagini realizzate dal maestro tra il 1961 e il 2017.
La personale è l’esito di un lungo e significativo lavoro di indagine e restauro sulle opere dell’artista, analogiche e digitali, che ha dato vita a un corpus di immagini capace di raccontare il suo lungo lavoro degli ultimi sei decenni. Accompagna la mostra un ricco catalogo edito da Skira Arte per Fondazione Brescia Musei, con una prefazione di Nicolas Ballario e un testo critico di Caterina Mestrovich. In contemporanea, dall’8 marzo al 28 luglio 2024, sempre al Museo di Santa Giulia si tiene la mostra che ricorda, nel suo cinquantesimo anniversario, la strage di Piazza della Loggia a Brescia, avvenuta il 28 maggio 1974 quando, durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista, un ordigno posizionato all’interno di un cestino portarifiuti, deflagrò, provocando la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. Questa esposizione, dal titolo "Maurizio Galimberti. Brescia, Piazza Loggia 1974", è promossa dalla Fondazione Brescia Musei e Ma.Co.f. con la curatela di Renato Corsini, da un’idea di Paolo Lodovici, e ha beneficiato della collaborazione della Casa della Memoria di Brescia nella ricerca di alcune fonti iconografiche. La rassegna trae spunto, infatti, da alcune delle sedici fotografie che Corsini riuscì a realizzare in piazza della Loggia pochi minuti dopo l’esplosione della bomba quando, accorrendo sul luogo dell’attentato, incontrò un collega fotografo che, sconvolto per quanto aveva visto, gli lasciò la propria macchina fotografica nella quale erano rimasti solo sedici scatti. "Maurizio Galimberti. Brescia. Piazza Loggia 1974"