E ancora: "Con contenuti sempre nuovi e forme in continua mutazione, la Street Art è affascinante e sexy, alternativa e, allo stesso tempo, mainstream diventando, dagli anni Ottanta, linguaggio istituzionalizzato proprio grazie ad un sistema dell'arte che tutto fagocita. Le più rinomate gallerie newyorkesi iniziarono ad interessarsi a quelli che, ancora, non erano considerati artisti, ma che ben presto, e grazie ai sistemi di promozione culturale, divennero a tutti gli effetti delle vere e proprie leggende, in primis Keith Haring e Jean-Michel Basquiat. Oggi Banksy rappresenta una vicenda le cui origini iniziano nelle metropolitane degli Stati Uniti verso la prima metà degli anni Sessanta, per espandersi sempre di più nei pieni Settanta. Fu grazie alle contestazioni studentesche e sociali del '68 che si sancì la nascita di quella controcultura sintomo del rinnovamento di stili, linguaggi e forme espressive che, dal Post-Minimalismo, condusse alla nascita della Street Art. Quello scolpito sui muri è un messaggio necessario per esprimere il proprio dissenso, per riappropriarsi di spazi la cui genuinità non deve sopportare i vincoli dei circuiti ufficiali... Credo che la Street Art - conclude Vanzan - abbia rinunciato al suo status di entità alternativa contro il mainstream nel momento stesso in cui Taki 183, il writer che diede inizio a tutto, venne 'promosso' con l’articolo TAKI 183 Spawns Pen Pals, apparso sul New York Times nel 1971. Grazie a quell’articolo venne considerato il padre dei graffiti contemporanei e la sua leggenda si è estesa a dismisura. Tutto questo interessamento mediatico verso un fenomeno sovversivo e di istanza polemico-sociale fu solamente la miccia che fece esplodere l’attenzione verso quello che viene ancor oggi considerato un luogo della notte dell’invisibilità. Questo luogo si manifesta in altrettanti non-luoghi: le metropolitane, i sottopassi, i cavalcavia, ma soprattutto su muri bianchi che diventano il campo per una battaglia disputa a suon di marker, colori acrilici e bombolette spray. Quello rappresentato in questa esposizione è dunque questo luogo del mistero, consapevoli che non c'è più tempo per definizioni o accademismi, ma che la Street Art è oggi linguaggio universale della nostra società”. La mostra è aperta al pubblico sino al 1° settembre 2024.
******************************
INFORMAZIONI
"Basquiat, Haring, Banksy: the international and mysterious world of Street Art”
A cura di Matteo Vanzan
Sino a domenica 1 settembre 2024
Centro Culturale Bafile
Rio Terrà delle Botteghe, 3
Caorle (VE)
Orari: dal 10 a 31 maggio aperta dal lunedì al giovedì 15.00 - 19.00 e dal venerdì alla domenica 15.00 - 22.00. Dal 1° giugno al 1° settembre aperta dal lunedì alla domenica 10.00 - 13.00 e 19.00 - 22.00
Biglietti: intero 10 € residenti 6 € ridotto 5 € (over 65, insegnanti, gruppi di minimo 10 persone, studenti universitari) Gratuito under 18, portatori di handicap e loro accompagnatori, giornalisti con regolare tesserino
Tel. 0421-81085
www.mvarte.it