Il poster ufficiale della settantasettesima edizione del Locarno Film Festival (7-17 agosto 2024) è firmato da Annie Leibovitz, la grande fotografa americana che ha plasmato - e continua a plasmare - l'immaginario del nostro tempo. Nella sua creazione in esclusiva per la rassegna elvetica, un leopardo si erge ai bordi del Lago Maggiore con alle spalle il maestoso arco alpino, simboli della regione che, dal 1946, è la casa della kermesse cinematografica. Maja Hoffmann, presidente del festival osserva: "L'immagine che accompagna la nuova edizione della manifestazione è stata realizzata da una delle creatrici di immagini più acclamate di oggi. Annie ha creato un’opera che rappresenta al meglio le idiosincrasie del suo linguaggio artistico. Nel suo stile visivo unico la figura emblematica del Pardo occupa una posizione suggestiva all’interno del magnifico paesaggio delle montagne che sovrastano il bacino lacustre. L’unicità della sua bellezza e della sua fragilità lo rendono un simbolo perfetto per i nostri tempi. La sua presenza condensa la natura dirompente delle storie che impareremo a conoscere quest’estate attraverso i lavori delle artiste e degli artisti presenti a Locarno. Sono grata ad Annie per aver dato forma a questa idea e per averci regalato una visione che sono certa diventerà memorabile tanto quanto la 77ª edizione del Locarno Film Festival".
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Jane Campion ©Patrick Swirc |
Intanto è stato annunciato dagli organizzatori che Il Pardo d’Onore Manor dedicato alle eccellenze del cinema andrà quest’anno a Jane Campion, regista e sceneggiatrice neozelandese di fama internazionale. La premiazione avverrà la sera del 16 agosto. Per l’occasione saranno presentate due tra le sue opere più acclamate, scelte dalla stessa regista: An Angel at My Table (Un angelo alla mia tavola, 1990) e The Piano (Lezioni di piano, 1993), quest’ultima in una nuova versione restaurata 4K che debutterà in Piazza Grande. Il pubblico avrà la possibilità di incontrare la cineasta sabato 17 agosto, durante una conversazione che si terrà presso il Forum @ Spazio Cinema. La carriera di Jane Campion, costellata di successi, vanta una serie di primati: è stata la prima donna a vincere la Palma d’Oro a Cannes, con The Piano (1993); la prima donna a essere nominata due volte per l’Oscar come miglior regista, quindi a vincerlo con Il potere del cane (2021); la prima cineasta neozelandese a partecipare alla Mostra di Venezia e ad aggiudicarsi il Leone d’Argento per la miglior regia. Successi e riconoscimenti non le hanno, però, impedito di conservare inalterata la sua peculiarità e di continuare a rifiutare di essere incasellata sul piano artistico. Con ogni nuova opera si conferma, così, un’innovatrice instancabile, si tratti di adattare un testo di Henry James (Ritratto di signora, 1996), di dirigere Meg Ryan in un thriller ispirato a un bestseller (In the Cut, 2003) o di reimmaginare e rivitalizzare il genere western (Il potere del cane, 2021). Con nove lungometraggi, una mezza dozzina di corti e due stagioni della miniserie televisiva Top of The Lake - Il mistero del lago (2013-17), Jane Campion è una delle artefici chiave dell’immaginario cinematografico contemporaneo.
Immagine di copertina © Annie Leibovitz