Art | Basel 2024 invade la città. In "vetrina" 285 gallerie
Conto alla rovescia per Art | Basel. Appuntamento da giovedì 13 a domenica 16 giugno, con le giornate dell'11 e 12 giugno come anteprima. L'edizione 2024 "schiera" 285 gallerie - tra le più importanti del mondo - e opere che abbracciano tutti i mondi espressivi tra cui pittura, scultura, fotografia e opere d'arte digitali. Ventidue i "debutti" assoluti. Nutritissimo il programma delle sezioni Galleries, Feature, Statements ed Edition mentre circa 70 installazioni e performance animano il settore Unlimited. Kabinett torna per la seconda volta con lo scopo di mettere in risalto le mostre curate direttamente all'interno degli stand principali degli espositori. La storia è fondamentale: Art | Basel è stata fondata negli anni Settanta dai galleristi locali Ernst Beyeler, Trudl Bruckner e Balz Hilt e si è rivelata un successo fin dall’inizio. Ancora oggi è considerata la più famosa tra le fiere d’arte internazionali. Il New York Times l’ha definita "l’Olimpiade dell’arte", per Le Monde "è la migliore del mondo" e la Frankfurter Allgemeine Zeitung fa altrettanto: "L’arte nella sua forma migliore". Senza tralasciare il commento di Vogue: "Il più bel museo temporaneo del mondo". Certo, l'evoluzione di questa manifestazione - come per molte altre - è fondamentale. E la mostra 2024 amplia la sua "immersione" nella città a cominciare dall'opera fondamentale di land art di Agnes Denes Honoring Wheatfield - A Confrontation (2024) sulla Messeplatz, a cura di Samuel Leuenberger. Il settore Parcours, curato per la prima volta da Stefanie Hessler, si sviluppa lungo Clarastrasse fino al Middle Bridge, dove Art Basel attiva il Merian per offrire al pubblico un luogo stimolante di eventi artistici e vetrine 24 ore su 24. La serie Conversations, "firmata" da Kimberly Bradley, si concentra sui modi per costruire e plasmare il futuro del mondo dell'arte mentre il programma Film, a cura di Filipa Ramos, prepone una selezione unica di lungometraggi e un programma speciale per il pubblico più giovane. Maike Cruse, direttrice della kermesse, osserva: "Sono particolarmente entusiasta per l'ampliamento del programma proposto in città. Il progetto Messeplatz, con l'installazione trasformativa di Agnes Denes Honoring, ridefinisce il dialogo tra ambiente, land art e valore delle cose. Parcours trasforma la Clarastrasse in una mostra che esplora i temi della circolazione e della trasformazione. E il Merian estende Art Basel anche alle ore serali e notturne lungo il Reno". Unlimited include, tra l'altro, un'installazione site-specific dell'artista svedese Anna Uddenberg , intitolata Premium Economy (2023-2024), presentata da Kraupa-Tuskany Zeidler e Meredith Rosen Gallery, la rievocazione della prima performance multimediale dell'artista americana Faith Ringgold, intitolata The Wake and Resurrection of the Bicentennial Negro (1976), presentata dalla Goodman Gallery in collaborazione con ACA Galleries, una nuova installazione video intitolata DOKU The Flow (2024) dell'artista cinese Lu Yang presentata da Société Chess (2012), l'opera dell'artista americano Lutz Bacher presentata dalla Galerie Buchholz. Curato per la prima volta da Stefanie Hessler, direttrice dello Swiss Institute (SI) di New York, il programma di arte pubblica si dipana lungo la Clarastrasse fino al Middle Bridge, collegando il quartiere fieristico con il corso del fiume Reno. Il concept di Hessler per Parcours è una mostra curata che si snoda attraverso negozi, un hotel, un ristorante, una fabbrica di birra e altri spazi quotidiani sulla ClarastrasseCon progetti ambiziosi, molti dei quali di nuova produzione, si esplorano temi legati alla mobilità, alla globalizzazione e all’ecologia. Un "giardino portatile" dell'artista austriaco Lois Weinberger traspone la natura in un contesto urbano con l'obiettivo di attirare insetti e uccelli, la performance dell'artista londinese Mandy El-Sayegh interroga sulla circolazione delle informazioni e dei beni all'interno di un centro commerciale parzialmente vuoto mentre i sistemi di conversione dell'artista peruviana Ximena Garrido-Lecca contrappongono tecniche ancestrali e materiali artigianali ad applicazioni industriali nell'estrazione del petrolio con scenario l'interno di un birrificio. Tutto si tiene: Con i suoi quaranta musei, Basilea rappresenta un unicum - per questi numeri - nel panorama elvetico. Sono centri espositivi ben conosciuti in tutto il mondo, come il Kunstmuseum (arte antica e moderna), il Museo dello scultore Jean Tinguely, la Fondazione Beyeler o, ancora, il Museo delle culture. L'insieme affascina anche perchè a queste istituzioni si affiancano numerose gallerie e piccoli sale da teatro. Spazio anche all'attività dell’orchestra sinfonica e di musica da camera cittadine oltre al Musical Theater, al Teatro di Basilea e alla Schauspielhaus.Global Lead Partner di Art Basel è UBS.