Galleria Borghese, l'opera di  Louise Bourgeois. Roma

Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria è la prima mostra dedicata a un’artista contemporanea donna alla Galleria Borghese e la prima esposizione romana dell’artista franco-americana tra le più influenti del secolo scorso. Ideata da Cloé Perrone e curata con Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith, l’esposizione, realizzata in collaborazione con The Easton Foundation e l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, è incentrata sul grande contributo della Bourgeois alla scultura e la profonda connessione tra la sua pratica artistica e la Galleria Borghese, intrecciando la memoria personale dell’artista a quella collettiva del museo pubblico. Il percorso espositivo attraversa alcune sale, i Giardini segreti e il padiglione dell’Uccelliera, luoghi che Louise Bourgeois aveva esplorato con ammirazione durante la sua prima visita a Roma nel 1967.
Circa 20 opere scultoree che dialogano con l'architettura unica del Casino Borghese e con la sua collezione sono incentrate sui temi della metamorfosi, della memoria e sull'espressione di stati emotivi e psicologici. Queste tematiche, esplorate anche dagli artisti della collezione Borghese, sono rinvigorite dalla lente contemporanea di Bourgeois, che offre nuove prospettive sull'esperienza umana, grazie anche alla sua straordinaria diversità di forme, materiali e scale, che le hanno permesso di esprimere una gamma di stati emotivi. "Fin dal titolo, la mostra  insegue due aspetti molto significativi del percorso dell’artista: l’inconscio e la memoria. Nella Galleria Borghese la conservazione della memoria del collezionista suo fondatore, Scipione Borghese, è per noi centrale e tutte le opere da lui raccolte raccontano la sua storia che è poi diventata la storia di uno dei musei più importanti al mondo. Le singole opere conservano la memoria dei loro autori e delle loro vite, a volte anche i loro ritratti nascosti come nel caso della Minerva di Lavinia Fontana, artista che all’inizio del Seicento usa la mitologia come suo specchio. Bourgeois sembra invece non nascondersi, ma esporsi il più possibile, cercando di raccontare anche il suo inconscio, i livelli di coscienza che sono poco dicibili. In questo rimando continuo fra memoria personale e collettiva, fra specchi e gabbie, risiede la forza estetica dell'esposizione, che grazie alle opere della grande scultrice novecentesca attua la mise en abyme della collezione Borghese", afferma Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese. Si conferma, così,  l’importanza del rapporto tra arte antica e contemporanea, di questo luogo di incontro e dialogo tra Maestri di epoche e provenienze diverse.
  
Le installazioni contemporanee riaffermano e attualizzano ciò che la Galleria incarnava per Scipione Borghese: uno scrigno di tesori personali e un mondo per custodire un’eredità che va costantemente rinnovata, favorendo nuove letture della sua storia e della storia dell’arte. La mostra è accompagnata da un catalogo che include installation views delle opere della Bourgeois contestualizzate nella Galleria e da una guida breve. Entrambe le pubblicazioni sono edite da Marsilio Arte. In occasione della mostra, anche l’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici ospita un’opera dell’artista, allestita negli appartamenti storici del Cardinale Ferdinando de’ Medici: No Exit, un’installazione formata da una scala incorniciata lateralmente da pannelli e da due grandi sfere situate alla sua base. Nella scala si trovano appese due forme di gomma a cuore, elementi ben celati e che possono essere sbirciati attraverso una piccola porta dietro la struttura. Rrealizzazione grazie al supporto di FENDI, sponsor ufficiale della mostra.

Didascalie delle immagini delle opere, dall'alto in basso:
Copertina - Louise Bourgeois Cell XX (Portrait), 2000 Steel, fabric, wood and glass 188 x 124.5 x 124.5 cm Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by SIAE, Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
1 - Louise Bourgeois Topiary, 2005 Marble 67.3 x 27.9 x 22.2 cm Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by SIAE, Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
2 - Louise Bourgeois UNTITLED, 2003 Needlepoint, fabric and wood 68.6 x 36.8 x 43.2 cm Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by SIAE, Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY
3 - Louise Bourgeois UNTITLED, 2002 Tapestry and aluminum 45.7 x 30.5 x 30.5 cm Photo: Christopher Burke, © The Easton Foundation/Licensed by SIAE, Italy and VAGA at Artists Rights Society (ARS), NY


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Galleria Borghese
presenta
Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria
a cura di Cloé Perrone, Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith
La prima mostra romana, realizzata in collaborazione con The Easton Foundation e l'Accademia di Francia a Roma - Villa Medici, dedicata alla pratica scultorea dell’artista franco-americana, in cui una selezione attenta di opere entra in profonda conversazione con la collezione della Galleria.
Venerdì 21 giugno - domenica 15 settembre 2024
Piazzale Scipione Borghese 5
ROMA
www.galleriaborghese.beniculturali.it