U. un canto di Alessandro Sciarroni a Bolzano Danza

Con un repertorio di canti corali italiani di montagna, composti tra la metà del Novecento e i giorni nostri, e un gruppo particolare di interpreti, scelti con un accurato processo di ricerca e selezione, mercoledì 24 luglio l’artista e coreografo Alessandro Sciarroni (San Benedetto del Tronto - AP, 1976) presenta in prima assoluta il suo nuovo progetto, U. un canto, concerto/performance realizzato con la direzione musicale di Aurora Bauzà e Pere Jou e l’assistenza drammaturgica di Elena Giannotti. La pièce andrà in scena alla quarantesima edizione del Festival Bolzano Danza (12-27 luglio 2024), organizzato dalla Fondazione Haydn con la direzione artistica di Emanuele Masi. U. un canto, che vede protagonista un coro composto da Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta e Annapaola Trevenzuoli - cantanti dalla formazione ed esperienze vocali molto diversificate - nasce da una ricerca realizzata per la Fondazione Cartier che, a novembre 2022, invitò Sciarroni e il musicista francese Alexis Paul a co-curare una delle sue Soirées Nomades. In quell’occasione formazioni corali e solisti erano stati invitati a eseguire a cappella il proprio repertorio alla Triennale di Milano.
Alessandro Sciarroni ©Andrea Macchia 
Rimasto particolarmente impressionato dai canti dei due gruppi italiani - il coro maschile Voci dalla Rocca e quello misto dei giovanissimi Piccoli Cantori della Brianza - Sciarroni, grazie a queste formazioni, scopre il repertorio che comporrà l’ossatura drammaturgica e musicale di U. A colpire l’artista sono, in particolare, i testi delle composizioni, dedicati alla relazione tra essere umano e Natura, alle stagioni che scandiscono il tempo, al lavoro nei campi, alla relazione tra umano e divino: canti che hanno a che fare con valori come pietà, compassione, perdono, tolleranza, sopportazione e che raccontano l’accettazione dei limiti rispetto al mistero dell’esistenza, della fragilità e transitorietà della vita e del privilegio di poterla vivere. La drammaturgia musicale di U. un canto si articola intorno a canti composti tra il 1968 e il 2019 da Renzo Bertoldo, Piercarlo Gatti, Bepi de Marzi, Angelo Mazza e Giorgio Susana: un repertorio che affonda le radici nel secolo scorso e si dirama fino ai giorni nostri, tra musiche storiche e sperimentali. Gli interpreti del concerto eseguono i canti uno dopo l’altro, alternando scritture originali a profondi e lunghi silenzi, avanzando, nel corso della performance, dal fondo dello spazio scenico verso il pubblico, spostandosi lentamente e incessantemente all’unisono. La forza dei contenuti dei brani che compongono U. un canto sottolinea quanto sia ancora straordinariamente viva questa tradizione, la cui memoria viene riconsegnata agli spettatori dall’avanzare progressivo dei cantanti mentre i lunghi silenzi e il senso di vuoto tra un'esecuzione e l’altra, ricordano ciò che abbiamo perso in tutti questi anni.

In copertina: © Archivio fotografico del Sacro Convento di S. Francesco in Assisi, Italia

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U.
un canto

di Alessandro Sciarroni
con Raissa Avilés, Alessandro Bandini, Margherita D’Adamo, Nicola Fadda, Diego Finazzi, Lucia Limonta, Annapaola Trevenzuoli
casting, direzione musicale, training vocale: Aurora Bauzà & Pere Jou
casting, consulenza drammaturgica, training fisico: Elena Giannotti
styling: Ettore Lombardi
disegno luci e cura tecnica: Valeria Foti
cura, consiglio e sviluppo:  Lisa Gilardino
amministrazione e produzione esecutiva: Chiara Fava
casting, relazioni stampa e comunicazione: Pierpaolo Ferlaino
social media: Giulia Traversi
Produzione: Corpoceleste_C.C.00#, Marche Teatro Teatro di Rilevante Interesse Culturale - coproduzione Progetto RING (Festival Aperto - Fondazione I Teatri Reggio Emilia, Bolzano Danza - Fondazione Haydn, FOG Triennale Milano Performing Arts, Torinodanza Festival, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale), CENTQUATRE - PARIS, Festival D’Automne à Paris, Snaporazverein, Maison de la Musique de Nanterre e partner in via di definizione - in collaborazione con Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa. Col supporto di Dance Reflections by Van Cleef & Arpels.
Alessandro Sciarroni è artista associato del CENTQUATRE–PARIS e di Triennale Milano Teatro 2022-2024