Südtirol festival 2024 | A Merano con la grande musica

Rolando Villazón, Ute Lemper, Rudolf Buchbinder, La Philharmonia Orchestra di Londra e la Staatskapelle di Dresda con sul podio Daniele Gatti: sono questi alcuni dei protagonisti più attesi del südtirol festival 2024 che da fine agosto al 23 settembre 2024 fa di Merano una meta musicale conosciuta e ambita. Siamo alla trentanovesima edizione. Annunciano gli organizzatori: "Nel concerto di apertura del 22 agosto, nella cornice del Kursaal (la sede principale della rassegna nell'immagine qui sopra, ndr), il tenore Villazón e la Lautten Compagney Berlin intraprendono un emozionante 'viaggio dell'anima' nel Seicento italiano ed esplorano un'epoca in cui le persone con le loro azioni e i loro sentimenti entrano in scena come 'individui spirituali' e Monteverdi e i suoi contemporanei sviluppano uno stile completamente nuovo con i loro madrigali e le cantate solistiche, ancora oggi di affascinante attualità. La Staatskapelle di Dresda sotto la direzione di Daniele Gatti e con il pianista Rudolf Buchbinder celebrano un'illuminazione con il balletto musicale di Beethoven Le creature di Prometeo, che - come il dio legato in Goethe ed Eschilo - libera gli uomini dalla schiavitù (12 settembre), Daniel Hope e l'Orchestra da Camera di Zurigo 'danzano' attraverso la storia della musica (17 settembre) e, in un'esibizione di parole e suoni a Castel Tirolo, Tobias Moretti e l'Ensemble Armonico Tributo combinano 'mondi celesti' di fede con musiche dell'Impero Ottomano, canti sefarditi o la polifonia dell'Europa occidentale di Rameau, Couperin, Bach e Telemann (16 settembre)".
Ute Lemper (ph. Hans-Joachim Maquet. Pagina Facebook)
Parte dell'l'élite internazionale della musica classica e non solo si ritrova, dunque nella città giardino e termale della Val Venosta. Il festival offre 26 concerti in otto formati diversi, distribuiti in 14 sedi a Merano e nei castelli e nelle chiese limitrofi. I concerti sinfonici della sezione "Classic" restano al centro della programmazione: l'Orchestra da Camera di Vienna, Sebastian Knauer (pianoforte) e Morten Friis (vibrafono) suonano Bach (27 agosto), la Pittsburgh Symphony Orchestra diretta da Manfred Honeck esegue il Concerto per pianoforte e orchestra n.2 di Rachmaninov (oltre alla prima sinfonia di Mahler) con il pianista Yefim Bronfman (29 agosto), la Philharmonia Orchestra di Londra diretta da Daniele Rustioni si cimenta (5 settembre) con l'"Eroica" di Beethoven e il secondo concerto romantico per pianoforte di Rachmaninov (solista Yulianna Avdeeva), l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Gianandrea Noseda si esibisce il 19 settembre con i due virtuosi del pianoforte Jan Lisiecki e Francesco Piemontesi. Il 23 settembre, a chiusura del festival, l'Orchestra Sinfonica di Vienna diretta da Petr Polpelka interpreta il "Concerto per orchestra" di Bartók (l'umoristico canto del cigno di un uomo malato di leucemia la cui musica negli Stati Uniti nessuno vuole ascoltare) e con la pianista Anna Vinnitskaya il primo concerto per pianoforte e orchestra di Tchaikovsky.

  
Il Quartetto Modigliani (ph. pagina Facebook del quartetto)
Le altre parti della kermesse musicale - "colours", "matinée classique", "vox humana", "barocco" o "mystica" - sono ricche di nomi e partiture altrettanto interessanti: il freestyle musicale del Janoska Ensemble (26 agosto), le canzoni dell'attesissima cantante, attrice e artista a tutto tondo Ute Lemper (11 settembre), il coro a cappella Ars Nova Copenhagen (30 agosto), il Quartetto d'archi Modigliani impegnato nei quartetti d'archi di Brahms e Beethoven nel Pavillon des Fleurs (14 settembre), il flautista Stefan Temmingh e il suo ensemble in un programma dedicato a Handel e al Barocco inglese (20 settembre). La storia ha il suo peso: "Il binomio fra Merano e la musica è sempre stato sinonimo di qualità e sono più di cent’anni che nella città dei giardini e delle terme, baciata da una cornice alpina che s’immerge in un’atmosfera mediterranea, musicisti e compositori trovano la quiete e l’ispirazione ideale. Basti ricordare, fra i molti, ai soggiorni di Edvard Grieg (1893), Béla Bartók (1901), Max Reger (1914), Paul Hindemith (1921), Giacomo Puccini (1923) o Arnold Schönberg (1930). Nel 1922, durante il primo festival musicale di Merano, Richard Strauss diresse personalmente al Teatro Puccini un suo programma liederistico interpretato dalla soprano Lotte Schöne, e l’anno dopo, per la seconda edizione del festival, a Bruno Walter fu affidata la direzione dell’Orchestra di cura di Merano. Era scontato, dunque, che nel 1986, in occasione del 150° anniversario della 'città di cura', gli eventi musicali delle neoistituite Settimane Musicali Meranesi riprendessero il cammino già indicato da quella preziosa eredità. Fin dalla loro nascita nel 1986, le Settimane Musicali Meranesi con i loro eventi musicali hanno saputo attrarre anche molti spettatori non appassionati di musica classica. Non è un caso che da anni il tabellone si articoli in sei sessioni".

südtirol festival Merano edizione 2023