Un anno dopo aver svelato la loro capsule collection collaborativa ispirata all'Art Déco, Louis Erard e The Horophile tornano con una quarta interpretazione di La Petite Seconde Metropolis, questa volta con un elegante quadrante verde che guarda al futuro piuttosto che al passato. Originariamente concepito come alternativa all'archetipo dell'orologio a tre lancette, la Petite Seconde Metropolis prende spunto dal design art déco in stile newyorkese degli anni Venti, rivisitato in uno spirito decisamente contemporaneo: neo déco! Prezzo? 2.421,83 euro, tasse escluse.
La filosofia creativa resta quella di partenza: "'Grazie'.Per una volta, perché non iniziare dall'inizio? Perché la collaborazione Louis Erard x The Horophile, come tutte le altre collaborazioni della maison, è un'avventura umana prima di essere un orologio. Un incontro di menti a livello umano. Due mani che si tendono, salutandosi e ringraziandosi. E da questi incontri nascono gli orologi. Come sempre, questo orologio ha più di una funzione; non si limita a dire educatamente l'ora, ma porta con sé un messaggio: insieme siamo più forti. E' il risultato della condivisione... di culture, opinioni, desideri e passioni tra Louis Erard, che è diventato un mentore per l'alta orologeria accessibile in Svizzera, e Amr Sindi, meglio conosciuto con il suo handle Instagram @TheHorophile, consulente di marketing per orologiai e produttore indipendente di serie limitate".
Svelato in una cassa compatta in acciaio da 39 mm, il colore verde del quadrante assume una tonalità calda, cangiante a seconda della luce, mentre la base metallica aggiunge consistenza e contrasto per enfatizzare le due aree di visualizzazione dell'ora: il grande quadrante delle ore e dei minuti e il quadrante, secondario, dei secondi. I numeri sono traforati come elementi di facciata. Un sofisticato e sottile gioco di linee rimarca l'effetto visivo d'insieme. Le lancette a bastone "Empire", ispirate al più iconico dei grattacieli Art Déco: l'Empire State Building. Metropolis si basa sul Louis Erard Petite Seconde, classico nella sua cassa in acciaio da 39 mm, con la sua corona con la firma "LE", l'unico posto in cui appare il logo del marchio. Tutto il resto è costruito come un viaggio tra due tempi, tra due secoli, tra i ruggenti anni Venti di un secolo fa e quelli odierni. "Il risultato è l'invenzione di un nuovo stile: il neo-deco, una concatenazione di Art déco e lo spirito contemporaneo", spiegano nella Manifattura elvetica nata nell'anno più buio del decennio, il 1929. Ma l'orologio è anche un omaggio alla sua regione d'origine: il Giura, le Franches-Montagnes, La Chaux-de-Fonds, culla dello "stile-abete", che qui assume un sapore più metropolitano.
LOUIS ERARD SI PRESENTA
"Louis Erard sconvolge lo status quo, rendendo accessibile l'artigianato. I suoi orologi artigianali artistici sfidano la tradizione con un tocco contemporaneo, plasmati da esperti che rompono i confini. Dal 1929 l'indipendenza ha alimentato il loro fuoco, ispirandosi allo spirito indomito del Giura svizzero e basandosi sui preziosi regolatori e gli orologi meccanici. Sotto la guida di Manuel Emch, Louis Erard dà priorità all'innovazione rispetto alla conformità e all'eccellenza duratura rispetto alla rapida crescita, forgiando un nuovo percorso nell'orologeria. Collaborando con visionari come Alain Silberstein, Vianney Halter e Konstantin Chaykin, il marchio trascende i confini artistici, cogliendo e giocando con nuovi codici per progettare orologi che 'sconvolgono' l'essenza stessa del tempo".