Quello della tua lingua
Quello delle tue mani
Quella con cui ti poni al mondo
Abitalo, vivilo e respiralo
Lascia che arrivino i silenzi, le pause, le sospensioni e le apnee
E vedrai la tua storia raccontarsi"
Bintou Dembélé
Copertina - Bintou Dembélè, copyright Max Li
Qui sopra - Rite de passage, copyright Christophe Raynaud De Lage
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Bintou Dembélé
Figura di spicco dell'hip-hop in Francia, Bintou Dembélé rivela e perpetua la storia singolare di questa cultura di protesta marginale. Ha iniziato a ballare nel 1985, esplorando l'underground, la cultura di strada, il clubbing e le prime sfide. Nel 2002 ha creato la Structure Rualité, una compagnia che sviluppa i suoi progetti artistici. Il suo primo assolo, "Mon appart' en dit long", è stato il primo passo verso la danza marronne. Le sue creazioni "Z.H.", "S/T/R/A/T/ E/S - Quartet", "Le syndrome de l'initié.e", "Rite de passage || Solo 2", "G.R.O.O.V.E." riuniscono danza, musica, voce e arti visive, esplorando periferie, memorie rituali e corporee. Allo stesso tempo, ha sviluppato il suo pensiero attraverso collaborazioni con artisti di altre discipline, tra cui il fotografo Denis Darzacq (serie "La Chute"), il poeta Grand Corps Malade (videoclip "Roméo kiffe Juliette") e la regista Yolande Zauberman (videoclip "Révélations Césars", 2021). Nel 2016 l'incontro con lo scrittore Dénètem Touam Bona l'ha portata a estendere la nozione di marronnage alle arti. Nel 2017 l'artista visivo Clément Cogitore ha chiamato Bintou Dembélé a coreografare il cortometraggio "Les Indes Galantes" di Jean-Philippe Rameau, diventato virale sulla piattaforma 3e Scène. Nel 2019, in occasione del suo 350° anniversario, l'Opéra National de Paris ha commissionato loro la coreografia dell'intera opera-balletto, che è stata rappresentata sul palcoscenico dell'Opéra Bastille. Una delle caratteristiche distintive del lavoro di Bintou Dembélé è la combinazione di creazione e ricerca. Nel suo desiderio di collocare il pensiero e la danza marronne nella storia della danza, intrattiene scambi proficui con studiosi come Isabelle Launay (progetto di libro collettivo), Mame-Fatou Niang (Centre des études noires européennes et de l'Atlantique) e Noémie N'Diaye (Laboratoire Black Baroque). Le sono stati dedicati grandi appuntamenti al Palais de la Porte Dorée (Notte dei Musei), al T2G-CDN, al Centre Pompidou-Beaubourg (Les mondes de) e al Musée du Quai Branly. È una dei dieci artisti internazionali invitati a celebrare il decimo anniversario del Centre Pompidou-Metz. Dal 2020 al 2022 Cathy Bouvard, co-direttrice degli Ateliers Médicis, l'ha invitata come artista associata a partecipare alle riflessioni sul progetto definitivo dell'istituzione per il 2025. Nel 2021 è stata invitata a partecipare a una residenza artistica a Villa Medici a Roma e poi a Villa Albertine a Chicago, per la sua edizione inaugurale. Nel 2022 ha ricevuto il Premio SACD per la coreografia. A luglio 2023 ha aperto la 77.a edizione del Festival d'Avignon e ha contribuito, ad ottobre dello stesso anno, alla programmazione del Centre Pompidou con l’opera "G.R.O.O.V.E."
ATRIO DI PALAZZO GRASSI
Campo San Samuele 3231
Campo San Samuele 3231
30124 Venezia
Venerdì 27 - sabato 28 settembre 2024
Bintou Dembélé.
Venerdì 27 - sabato 28 settembre 2024
Bintou Dembélé.
En mode marron
Palazzo Grassi presenta il ritorno sulla scena della coreografa e performer, pioniera dell’hip hop francese, con un’esibizione originale e inedita, che attinge alla ritualità.
Palazzo Grassi presenta il ritorno sulla scena della coreografa e performer, pioniera dell’hip hop francese, con un’esibizione originale e inedita, che attinge alla ritualità.