Arte Sella | Suite di Bach nel parco con Brunello e Valli

Ritorna la grande musica ad Arte Sella, luogo magico in Trentino in cui da oltre trent’anni arte, natura e Sette note si fondono in concerti intimi e preziosi, per un numero limitato di persone che vivono un’esperienza di comunanza con interpreti di calibro internazionale, nelle stagioni musicali curate da Mario Brunello, in cui ciascuna data rappresenta un incontro unico tra partiture, arte e natura, creando un lascito che è dedicato ad Arte Sella e al suo pubblico. Sabato 5 ottobre 2024 (ore 14.30 e ore 17) è in programma in questo museo a cielo aperto il secondo appuntamento di Fucina Arte Sella, che ha come protagonisti i violoncellisti Mauro Valli e Mario Brunello, che racconta così l’evento: "Due violoncelli piccoli, strumento amatissimo da Bach, uno a 4, l’altro a 5 corde; 4 mani e 9 corde, si potrebbe dire un 'organo a corde' al posto delle canne, per ricreare il grande e ricchissimo suono di questi capolavori di polifonia e virtuosismo".
Mauro Valli (ph. dal sito del musicista)
La scaletta prevede: J.S. Bach, Suite in do minore n 5 BWV 1011 (trascrizione di Gustav Leonhardt per cembalo), versione per due violoncelli piccoli, Partita in re minore n2 BWV 1004 per violino, versione per violoncello piccolo, Suite in re maggiore n.6 BWV 1012 per violoncello piccolo, Sonata in do maggiore BWV 1006 (trascrizione di Gustav Leonhardt per cembalo), versione per due violoncelli piccoli. Fucina Arte Sella è un progetto ideato dallo stesso Brunello (direttore musicale nel 2005) e si è confermato, di anno in anno, una delle iniziative più importanti del museo. Si propone come occasione e spazio nei quali artisti di varie discipline e giovani allievi possono vivere insieme per alcuni giorni condividendo gli spazi a contatto con la natura della Val di Sella, al fine di realizzare un laboratorio creativo multidisciplinare; il risultato di questa fusione tra le diverse arti e la natura viene presentato nel corso di eventi aperti al pubblico. Dall’anno della sua creazione, si sono via via affiancati a Mario Brunello, tra i molti, anche gli attori Marco Paolini e Alessio Boni, lo scrittore Paolo Rumiz, i musicisti Giovanni Sollima, Gabriele Mirabassi, Danilo Rossi, Marco Rizzi, Andrea Lucchesini, Pablo Ziegler, il Coro Val Sella e molti altri ancora. L’accesso all’evento si paga in alberi, con il Tree Ticket, per lasciare l’ambiente migliore di come è stato trovato. Gli alberi adottati dal pubblico come biglietto d’ingresso verranno in seguito piantati nell’area circostante, creando un nuovo bosco in grado di restituire nel tempo biodiversità al territorio e di catturare più anidride carbonica. TreeTicket è organizzato da Etifor, spin-off dell’Università di Padova che si occupa su scala globale della valorizzazione del patrimonio forestale per enti pubblici e privati, in collaborazione con Arte Sella. Mario Brunello è uno dei più completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo candidato europeo a vincere il Concorso Čiaikovskij a Mosca nel 1986. Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado.
 
Nell’arco della sua lunga carriera, si è esibito con le più prestigiose compagini mondiali tra cui la London Symphony e la London Philharmonic Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di Monaco e la Venice Baroque Orchestra. Suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde. Questo strumento era molto usato nell'epoca Barocca, in particolare da J.S. Bach, che lo ha inserito in una decina di cantate. Lo strumento, ispirato ad un modello Amati oggi conservato a Cremona, è costruito nella tipica accordatura violinistica (mi, la, re, sol), ma un’ottava più bassa, mantenendo così la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello. Proprio queste peculiarità hanno spinto Brunello ad esplorare i capolavori musicali del repertorio per violino di Bach, Vivaldi, Tartini e dei loro contemporanei. Il 22 marzo è uscito il suo ultimo lavoro discografico, con il violoncello solo nuovamente protagonista nelle Sonate di Weinberg. L’album ha ricevuto critiche entusiaste dalle più importanti riviste internazionali di settore, tra cui 5* su Rondò magazine, Diapason e Musica, e i prestigiosi "Amadeus d’Oro" in Italia e "Exceptional" sul periodico spagnolo Scherzo. Brunello è il direttore artistico dei Festival Arte Sella e dei Suoni delle Dolomiti. A ottobre 2020 è stato nominato direttore artistico del Festival di Stresa, succedendo a Gianandrea Noseda. Mauro Valli discende dalla grande scuola di Camillo Oblach, il leggendario violoncellista prediletto da Toscanini per il suo magico suono di velluto. Oblach ebbe tra i suoi allievi G. Sassi e A. Baldovino, maestri di Mauro Valli. Da oltre trent’anni si dedica prevalentemente alla musica antica eseguita su strumenti storici, collaborando con molti fra i più importanti specialisti al mondo. Membro fondatore di Accademia Bizantina, ha militato per un ventennio in questo gruppo contribuendo in modo decisivo alla sua affermazione internazionale. È da molti anni primo violoncello solista dei Barocchisti di Lugano diretti da Diego Fasolis. Inoltre é stato chiamato ripetutamente a ricoprire il ruolo di primo violoncello nell’Orchestra Barocca del Teatro alla Scala. Collabora regolarmente con Maurice Steger che è considerato il migliore solista e virtuoso di flauto dolce al mondo, con lui ha effettuato numerose incisioni discografiche per Harmonia Mundi che raggiungono sempre la vetta delle classifiche di vendita. Valli, dopo un concerto in duo tenuto al Concertgebouw di Amsterdam, è stato definito dal suo celebre collega Anner Bylsma il "maestro degli abbellimenti". Suona su un violoncello Andrea Castagneri del 1740. Fra le sue innumerevoli incisioni discografiche spiccano, per la Sony, le Sei Canzoni di Angelo Berardi che hanno conquistato critici musicali e addetti ai lavori. Nel tempo libero si dedica con passione a viticoltura e olivicoltura, producendo ottimi vini e olio di oliva biologici. 

Copertina: Mario Brunello (photo Simone Ridi)

Ingresso 20,00 euro a persona. L’evento si terrà all’aperto nell’area espositiva di Malga Costa ed è garantito anche in caso di maltempo all’interno della malga. Il biglietto non è rimborsabile, salvo annullamento dell'evento. Con il biglietto dell'evento è possibile visitare le aree espositive il giorno stesso dell’evento

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