Il tributo di Dom Pérignon a Jean-Michel Basquiat

Con un'edizione speciale del Vintage 2015, Dom Pérignon rende omaggio a Jean-Michel Basquiat, artista profondamente radicato nelle sue origini, che ha dato vita a una delle espressioni artistiche più potenti del nostro tempo. In questa alchimia tra creatività e innovazione risiede una grande affinità con la visione del patrimonio di Dom Pérignon: per rimanervi fedeli, bisogna rinnovarlo incessantemente. E' la "celebrazione" di una dualità tra savoir-faire e imprevedibilità, selezione e assemblaggio, precisione e improvvisazione, comune alla creazione artistica e a quella dei vini pregiati. L'eccellenza francese. Basquiat ha particolarmente amato e apprezzato i suoi soggiorni in Francia. Allo stesso modo la sua visione estetica gli permetteva di rendere straordinari i materiali e i riferimenti più modesti. La complessità riscontrata nella sua opera - e nei vini di Dom Pérignon - rappresenta anche una convergenza tra l'ideale estetico della Maison e la vis creativa dell’artista.
In entrambi i casi, l'atto creativo che dà un'esistenza tangibile alla visione estetica dimostra sempre la sua capacità di risolvere l'apparente paradosso degli opposti. Questa sensibilità è certamente un fattore che ha permesso all'opera di Basquiat di toccare il pubblico e che consente a Dom Pérignon di estendere la sua visione a culture e pubblici sempre nuovi. Da quasi tre decenni la casa vinicola dialoga con artisti e creatori, scelti tra le sensibilità contemporanee con le visioni più radicali. E poiché la strada della reinvenzione è sempre nuova e sorprendente, le collaborazioni avviate finora hanno coinvolto personalità provenienti da ogni campo. Per rimanere al passo con la stessa definizione di creazione contemporanea, nel 2005 Dom Pérignon ha inaugurato una serie di incontri con il mondo multiforme delle arti decorative e l'universo ibrido della cultura pop. Tutto è iniziato con Karl Lagerfeld, per arrivare, poi, al coinvolgimento di due prodigi della scena pop-rock mondiale come Lenny Kravitz e Lady Gaga. Nel 2024, la scelta di Jean-Michel Basquiat continua a seguire questo simbolico filo rosso con le figure chiave della pop art. L'omaggio al pioniere Andy Warhol ha fatto da apripista, nel 2010, con una collezione unica di tre bottiglie di Vintage 2000, ognuna con un'etichetta distinta in rosso, blu o giallo, riprendendo i giochi di colore del maestro. Nel 2013 la passione della Maison per la pop art si è rinnovata con l'invito alla collaborazione rivolto all’irriverente artista Jeff Koons. E oggi il tributo a Basquiat dà voce all'iconoclasta che ha messo in discussione il concetto di pop, ponendolo a confronto con la durezza del movimento neo-espressionista e della street art. 

Il "dialogo" tra Dom Pérignon e l'universo di Basquiat è simboleggiato da un "tête-à-tête" grafico e concettuale che sovrappone lo scudo, emblema della Maison, e la corona a tre bracci, dichiarazione e firma dell'artista newyorkese. Il disegno dello scudo Dom Pérignon, nella tradizione araldica, evoca la difesa di un luogo e della sua comunità. Testimonia sia l'attaccamento al territorio originario di Hautvillers che l'affermazione della sua unicità. Riferimento storico dell'opera di Basquiat, la corona è un simbolo di potere. L'artista usa la corona per elevare i temi dei soggetti dei dipinti, ma anche per commentare le dinamiche di potere presentate nelle sue opere. Radicalmente semplici e universalmente riconoscibili, queste due figure sovrapposte affermano armoniosamente una visione creativa di eccezione e innovazione, oggi riconosciuta come un classico. Per questo tributo la celebre casa vinicola transalpina ha scelto un'opera dell'artista tanto significativa quanto enigmatica, In Italian (1983). La profusione di figure, parole, numeri e segni offre indizi sul suo significato senza fornire una lettura definitiva, lasciando così lo spettatore libero di interpretarla in base alle emozioni che evoca. Basquiat ha dichiarato di aver concepito gran parte del suo lavoro in questo modo, come espressione di uno stato d'animo in un determinato momento. L'assemblaggio dei materiali e i successivi interventi pittorici, che si nascondono l'un l'altro fino a rendere indecifrabile ciò che era stato dipinto in origine, aprono la strada a strati di significato potenzialmente infiniti e a molteplici configurazioni emotive per l'osservatore. Anche l'uso di toni elementari, principalmente colori primari contrapposti per formare un complesso mosaico di grandi e piccole aree monocromatiche, ha un forte impatto emotivo. Questo concetto non è estraneo all'arte dell'assemblaggio di Dom Pérignon. Anche in questo caso, la tensione tra le diverse caratteristiche dei vini di partenza crea un'"alleanza" ricca di significati, senza mai cancellare la traccia della materia originale. 

Nell'opera di Basquiat, come nella visione di Dom Pérignon, l'assemblaggio è un elemento chiave per amplificare l'intensità dell'esperienza estetica. Ciò non sarebbe possibile senza la massima attenzione alla materia, poiché sia la materia narrativa all'origine della storia che si vuole raccontare sia la materia prima necessaria per esprimerla, con tutte le sue caratteristiche organolettiche ed estetiche, sono determinanti per il carattere dell'opera finale. Sebbene il significato dell'opera In Italian rimanga un mistero, essa porta con sé un'intensità emotiva che non è estranea alla risonanza tra la visione di Basquiat e quella del Dom Pérignon. Basquiat non era necessariamente alla ricerca di un capolavoro, ma di una potenza espressiva. Lo stesso vale per Dom Pérignon, la cui ambizione è quella di "creare" annate uniche. L'omaggio si concretizza in un'edizione speciale di coffret e di bottiglie di Vintage 2015. La serie comprende tre diversi coffret, ciascuno raffigurante una porzione del dipinto di Basquiat.  Possono essere riassemblati se uniti insieme. Per rafforzare ulteriormente il senso dell'incontro ognuna delle tre parti dell'opera d'arte è stata studiata nei suoi componenti in modo che il nome e l'emblema della Maison si iscrivessero armoniosamente sul coffret all'interno delle campiture di colore del dipinto, massimizzando il sofisticato gioco di forme e linee. A suggello di questo omaggio, l'etichetta delle bottiglie, anch'essa realizzata in tre varianti di colore, riporta l'emblema ibrido della corona a tre rami sovrapposta allo scudo. Il trattamento dello scudo-emblema sulla scatola e sulla bottiglia crea un'interazione tra l'esterno e l'interno che rende ancora più speciale la presentazione del Vintage 2015. All'esterno, Dom Pérignon è protagonista. L'etichetta rimane intatta, semplicemente arricchita dalla corona a tre bracci sovrapposta allo stemma dello scudo. All'interno, sulla bottiglia, domina l'estetica del dipinto e l'etichetta è interamente "invasa" dal camaïeu brillante dei colori e dalla corona dipinta. La Tribute collection si arricchisce di un pezzo unico, in un'edizione di otto esemplari, destinato agli intenditori di grandi annate e agli amanti dell’arte. Questa edizione speciale è stata realizzata in collaborazione con Artestar, agenzia globale di licenze e consulenza creativa che rappresenta artisti visivi, proprietà e fondazioni di fama mondiale.  

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