Monteforte d’Alpone, Verona: Graziano Prà (qui sopra in copertina) festeggia un importante riconoscimento. Il suo Otto Soave Classico DOC è stato inserito nella Top 100 dei migliori vini al mondo selezionati da Wine Spectator, prestigiosa rivista internazionale che ogni anno celebra le etichette che si distinguono per la loro eccellenza. Unico Soave e solo vino veneto presente nella classifica, Otto è stato premiato per la seconda volta dopo la prima inclusione nel ranking del 2018, confermando l’impegno costante dell’azienda nella produzione di qualità e in grado di rappresentare al meglio il proprio terroir. "Siamo onorati di ricevere questo prestigioso riconoscimento da Wine Spectator - dichiara Graziano Prà -. Essere presenti nuovamente nella Top 100, soprattutto come unico Soave, è per noi motivo di grande soddisfazione e conferma della validità del nostro lavoro in vigna e in cantina. Siamo orgogliosi di rappresentare il Soave e di aiutare a far conoscere la nostra Regione nel mondo". Otto è l’espressione più fresca e schietta della Garganega in purezza, nasce come vino quotidiano di pronta beva, ma dà sorprendenti risultati anche se lasciato a riposare qualche anno in cantina. Presenta profumi ricchi di fiori, come il biancospino e il gelsomino, e di mela verde e mandorla. Al palato ha una netta freschezza minerale e una decisa sapidità che lo rendono "Drink now through 2027", come scrive Wine Spectator. L’azienda Graziano Prà è la somma delle scelte lungimiranti del suo vignaiolo, che da sempre ha messo al centro del proprio lavoro la valorizzazione del territorio in cui nasce. L’azienda conta quaranta ettari vitati nelle colline del Soave, con suoli di origine vulcanica, e otto ettari in quelle della Valpolicella, dove alleva vigneti a 500 metri di quota, su un terreno composto da suolo calcareo e in un’area caratterizzato da grandi escursioni termiche, influenzata dalle correnti fredde dei Monti Lessini e del Monte Carega. Pioniere per l’uso del tappo a vite in Italia e fondatore del gruppo Gli Svitati, Graziano produce oggi cinque etichette provenienti dai terreni del Soave, Otto, Staforte, Monte Grande, Colle Sant’Antonio e Passito Bianco delle Fontane, e la linea Morandina dai vigneti in Valpolicella, con i rossi Valpolicella, Superiore, Ripasso e Amarone della Valpolicella.
MODERNO VIGNAIOLO
Quella del vignaiolo è stata per Graziano Prà una strada segnata, che ha scelto di percorrere con impegno e onestà: dai vigneti di famiglia, gestiti dal nonno e dal papà, alla formazione come enologo. Il cambio vero è arrivato negli anni Ottanta, quando tutto ha cominciato a prendere forma nella costituzione dell’azienda F.lli Prà, inizialmente gestita da Graziano insieme al fratello impegnato in campagna, per poi arrivare nel 2007 ad essere l’unico proprietario. Con Graziano l’attività è cresciuta dando importanza ai territori, come il Monte Grande, cru dell’azienda, il Monte Bisson nel Soave e la Morandina nella Valpolicella: "Ammiro il vino, lo rispetto e cerco di fare emergere ciò che è già scritto nella terra in cui nasce e cresce. Questa interpretazione è stata per me parte di un lungo percorso, dove la mia figura di riferimento è stata quella del vignaiolo nella sua accezione moderna: colui che sovrintende e gestisce ogni passaggio del vino: dalla produzione alla trasformazione, fino alla vendita".
Quella del vignaiolo è stata per Graziano Prà una strada segnata, che ha scelto di percorrere con impegno e onestà: dai vigneti di famiglia, gestiti dal nonno e dal papà, alla formazione come enologo. Il cambio vero è arrivato negli anni Ottanta, quando tutto ha cominciato a prendere forma nella costituzione dell’azienda F.lli Prà, inizialmente gestita da Graziano insieme al fratello impegnato in campagna, per poi arrivare nel 2007 ad essere l’unico proprietario. Con Graziano l’attività è cresciuta dando importanza ai territori, come il Monte Grande, cru dell’azienda, il Monte Bisson nel Soave e la Morandina nella Valpolicella: "Ammiro il vino, lo rispetto e cerco di fare emergere ciò che è già scritto nella terra in cui nasce e cresce. Questa interpretazione è stata per me parte di un lungo percorso, dove la mia figura di riferimento è stata quella del vignaiolo nella sua accezione moderna: colui che sovrintende e gestisce ogni passaggio del vino: dalla produzione alla trasformazione, fino alla vendita".
www.vinipra.it