Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte. Bologna

Quarant’anni di creatività libera e intensa raccontata attraverso le opere che hanno accompagnato quattro decenni di una carriera musicale di successo. Rio Ari O è la mostra con cui Luca Carboni (qui sopra in copertina) celebra la sua intensa attività: è infatti del 1984 l’album d’esordio canoro e autorale uscito sotto il titolo di …intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film. Curata da Luca Beatrice, critico e curatore d’arte contemporanea, l'esposizione - ideata e prodotta da Elastica in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica - celebra la sinergia tra musica e arte visiva, mostrando un percorso creativo inedito e parallelo, ma spesso intrecciato a quello musicale, dato che molti album di Carboni si sono accompagnati ad una produzione fatta di disegni, schizzi e dipinti che raccontano il processo creativo dietro ogni brano, concerto o tour. L’appuntamento al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, si conclude domenica 9 febbraio 2025.
Blocknotes, @ANNAFANTUZZI
L’iniziativa ha il sostegno della Regione Emilia-Romagna, il patrocinio del Comune di Bologna ed è realizzata con il contributo di EmilBanca, Gruppo Hera, Macron, Manifattura Ceccarelli e con Michele Casadei Massari, chef bolognese di stanza a New York che, in partnership con Appennino Food Group e La Fenice Catering & Banqueting, si è occupato del food & beverage per la serata del vernissage. Sponsor tecnico EFFE 3 Design. Radio Capital è radio ufficiale della mostra. "Questa mostra - dichiara Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione Emilia-Romagna - ci permette di scoprire un lato meno conosciuto di un artista che, come pochi altri, ha saputo raccontare e interpretare il nostro territorio. I quadri in esposizione confermano ancora di più la sensibilità e il talento di Carboni, opere che evidenziano il fortissimo legame con Bologna e i suoi tratti più caratteristici. Un bellissimo diario artistico che aggiunge un tassello in più a una carriera già straordinaria di un artista amatissimo". "Siamo molto felici - dichiarano Matteo Lepore, sindaco di Bologna, e Eva Degl'Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici Bologna - di poter raccontare nel nostro Museo della Musica del Settore Musei Civici il cantante e artista bolognese Luca Carboni nell'anniversario del suo primo disco, attraverso la narrazione al contempo eclettica e intimista di RIO ARI O. Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte, con quadri, disegni, progetti, schizzi che ne raccontano il volto inedito e la storia nascosta. L'esposizione è anche un esempio creativo e virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, di ricerca sull'artista nonché di valorizzazione di Bologna Città Creativa della Musica Unesco e del territorio". In quattro sale, più una wunderkammer di ingresso, Bologna festeggia così uno dei suoi artisti più rappresentativi e poliedrici rispetto ai linguaggi con cui ha espresso la propria poetica. I visitatori, inoltre, possono trovare esposti oggetti, copertine di dischi, testi inediti, appunti, memorie che partono proprio dal quel 1984 che ha segnato la data di inizio della carriera dell'autore. L’intento è quello di raccontarne la storia nascosta, più che la dimensione pubblica del compositore di Mare, mare e di tanti altri successi. La mostra è una sorta di dietro le quinte dove i block notes, gli appunti, i disegni e i quadri sono stati un percorso parallelo ma non disgiunto dai successi musicali.

La pittura - dice lo stesso Carboni - ha accompagnato tutti questi miei anni di musica come un diario di immagini e visioni: personale, intimo, privato, mai messo in mostra, fatta eccezione per qualche disegno finito sulla copertina di dischi. Non può, ovviamente, mancare la musica. In particolare, è esposta  anche la copertina di Persone silenziose nata da una visione del grande fotografo Luigi Ghirri, che nel 1989 gli suggerì di ritagliare dai quaderni i "disegnini" (come li chiamava lo stesso Carboni) e di fare un collage che è diventato la cover dell'album. La sala finale del percorso espositivo sorprende il visitatore con un sound design che include canzoni, inediti, audio rubati in studio, il tutto accompagnato da immagini e video clip, in un allestimento dall’atmosfera pop. Protagonista dell'allestimento è sicuramente Bologna, i grandi portoni scuri di quercia con i loro battiporta, le maniglie e i battenti come forme inquietanti e strane. Satiri, fauni, serpenti che spaventano, guardiani di chissà che cosa: di misteriosi tesori, di segrete intimità, di grandi ricchezze. Nelle opere di notte gli archi dei portici diventano facce, sguardi, teste di donne accese che Carboni incontra lungo il suo viaggio magico per la città. Nell'esposizione c'è tutto il mondo dell'artista nella sua completezza, non solo quello che è uscito dalla canzone popolare, ma anche tutto quello che c'è dietro: la parte nascosta dell'iceberg, che a volte è più grande della punta che emerge dall'acqua. Se nei primi anni di carriera disegni e pittura vivono in Carboni una dimensione totalmente privata, oggi con questa personale si apre un nuovo canale di comunicazione con il suo pubblico. Infine, il centralissimo Portico del Pavaglione, in via dell’Archiginnasio, accoglie una sorta di ghost track della mostra dall’8 gennaio 2025: sono gli autoritratti di Carboni stampati su larga scala e appesi alle chiavi di ferro degli archi del portico. La mostra è completata da un programma di incontri pubblici che vedono per protagonisti, oltre allo stesso Carboni, altri artisti che sono stati suoi compagni di viaggio: Rio Ari O incontri è il ciclo di conversazioni che si tengono presso la Sala Eventi del Museo della Musica: tre appuntamenti pubblici con l’artista e ogni volta un ospite diverso. Si comincia il 28 novembre alle 18.30 insieme a Giorgio Diritti per Dai Teobaldi rock al David di Donatello. Una maestosa storia di cinema, teatro e rock parrocchiale: modera la giornalista Emanuela Giampaoli. Poi appuntamento il 19 dicembre alle 18.30 insieme al curatore Luca Beatrice per Il racconto della mostra RIO ARI O. Un grande viaggio tra musica e arte. Infine il 16 gennaio 2025, sempre alle ore 18.30, l'ultimo incontro dal titolo RIO ARI O. Luca Carboni. La prima cosa che la gente ha sentito di me. La genesi di ...intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film. Ingresso agli incontri a pagamento, con un biglietto a parte rispetto alla mostra, al costo di 5 euro (fino a esaurimento posti).

Qui sopra: Ex voto 2022 (acrilico su tavole) 210 x 143 x 8 cm @ANNA FANTUZZI 

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Rio Ari O
Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte

A cura di Luca Beatrice
Sino a domenica 9 febbraio 2025
Museo internazionale e biblioteca della musica Bologna
Tel. +39 051 2757711
In mostra quadri, disegni, progetti, schizzi che raccontano il volto inedito del cantante e artista bolognese, in occasione dell’anniversario dell’uscita del primo disco
…Intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film (1984)  

Ideata e prodotta da Elastica
In collaborazione con Settore Musei Civici Bologna | Museo internazionale e biblioteca della musica
Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna
Con il patrocinio di Comune di Bologna
Con il contributo di EmilBanca, Gruppo Hera, Macron, Manifattura Ceccarelli
Inoltre Michele Casadei Massari, chef, in partnership con Appennino Food Group e La Fenice Catering & Banqueting
Media Partner: Radio Capital
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34
BOLOGNA
Orari di apertura
Martedì, mercoledì e giovedì ore 11.00-13.30 | 14.30-18.30
Venerdì ore 10.00-13.30 | 14.30-19.00
Sabato, domenica e festivi h 10.00-19.00
Chiuso i lunedì feriali, 25 dicembre
24 e 31 dicembre chiusura anticipata alle ore 14.00
Ingresso: biglietto solo mostra € 5 | € 4 possessori Card Cultura Esibendo il biglietto della mostra si potrà visitare nella stessa giornata anche il museo al costo ridotto di € 3.
Catalogo edito da SEM, stampato in 400 copie, tutte firmate dall'artista e in vendita al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna e nelle principali librerie di Bologna (prezzo di copertina, 80 euro). Sono disponibili inoltre, ma solo al bookshop del Museo, altre 100 copie impreziosite da una serigrafia firmata da Luca Carboni (libro + serigrafia al costo di 140 euro).
Museo internazionale e biblioteca della musica
www.museibologna.it/musica