L'arte tra le Alpi di Gstaad | Lantern With No Walls

Fondazione In Between Art Film presenta la mostra collettiva Lantern With No Walls (Lanterna senza pareti) concepita nel contesto del suggestivo paesaggio delle Alpi Bernesi che circondano il "villaggio" di Gstaad in Svizzera. Per la prima volta la Fondazione presenta una selezione di opere della propria collezione, esclusivamente incentrata sulle numerose declinazioni delle immagini in movimento nel campo dell’arte contemporanea, includendo oltre 130 film d’artista, video installazioni e opere monocanali. Attraverso la scelta di sei opere video di Saodat Ismailova (1981, Uzbekistan), Masbedo (Nicolò Massazza, 1973 e Iacopo Bedogni, 1970, Italia), Adrian Paci (1969, Albania), Thao Nguyen Phan (1987, Vietnam), Janis Rafa (1984, Grecia) e Daniel Steegmann Mangrané (1977, Spagna) viene offerto uno spaccato significativo degli orientamenti che animano l'istituzione nata dal desiderio della sua fondatrice e presidente Beatrice Bulgari di sostenere artisti, studiosi e istituzioni impegnati nell’esplorare le potenzialità espressive delle immagini in movimento e le intersezioni tra differenti discipline.
Le sei opere sono poste in dialogo tra loro all’interno di una scenografia commissionata allo studio interdisciplinare 2050+, fondato da Ippolito Pestellini Laparelli. Al centro della narrazione di ciascuna opera si trova l’idea o l’immagine di un paesaggio - sia esso un frammento di montagna, di campagna, di fiume o di foresta - abitato da forme di vita simboliche o mondane, umane e non, calate nel presente o emergenti dagli orizzonti della storia. In ciascuna lavoro il paesaggio, reale o immaginato, è attraversato dai protagonisti, esplorato, contemplato e trasceso, in una sequenza di scenari all’interno dei quali l’atto del camminare e quello di esistere nello spazio danno origine a metafore sul tempo, l’impatto umano sull’ambiente, il riverbero del passato sul presente e la vastità delle forme di vita. Troviamo paesaggi reali che mutano in scenari esistenziali: dalle vastità rocciose dell’Uzbekistan nell’opera di Saodat Ismailova alle distese ghiacciate dell’Islanda nel video di Masbedo, dalla strada montana in Albania della doppia video proiezione di Adrian Paci alle sponde bagnate dal fiume Mekong nel film di Thao Nguyen Phan. In altre opere, la natura pare essere una costruzione umana, originata da una messa in scena come nel video di Janis Rafa o come prodotto della tecnologia (nell’animazione generata al computer di Daniel Steegmann Mangrané). Lantern With No Walls si configura come un "panorama di panorami", un mosaico di paesaggi e scenari che sfumano l’uno nell’altro e che suggeriscono una continua osmosi tra passato e presente, umano e non umano, esistenza individuale ed esistenza collettiva. La forma simbolica della lanterna evoca la necessità di una fonte di luce che renda possibile attraversare il paesaggio, così come la vita, anche quando le nubi sembrano addensarsi all’orizzonte.
  
Dichiara Beatrice Bulgari: "Questa nuova mostra della Fondazione riunisce opere di artisti che ammiro e che continuano a ispirarmi in un luogo che amo molto come Gstaad. La magnificenza di questo paesaggio e il silenzio e la contemplazione che esso induce in chi vi è immerso formano un contesto ideale per condividere con il pubblico opere della nostra Collezione che affrontano temi importanti quasi sussurrandoli. Spero che la comunità locale e il pubblico internazionale apprezzino le visioni così intime e potenti degli artisti e l’esperienza che di queste opere abbiamo voluto orchestrare negli eleganti spazi di Tarmak22". Lantern With No Walls è un ulteriore tassello nel percorso di sperimentazione sulla relazione tra immagini in movimento e architettura che In Between Art Film ha intrapreso con le mostre allestite al Complesso dell’Ospedaletto di Venezia dando corpo alle immagini in movimento e offrendo ai visitatori un’esperienza spaziale in cui suoni, immagini, materiali e interventi allestitivi concorrono a rendere percettiva e tridimensionale la visione delle opere. Anche a Gstaad lo studio interdisciplinare 2050+ è stato invitato a concepire la scenografia della mostra e a materializzare la suggestione del suo titolo nella forma di un’architettura temporanea. Attraverso l’uso di materiali semi-trasparenti e di strutture sospese che scandiscono la circolarità del pubblico tra i diversi ambienti, l’allestimento evoca l’immagine di una lanterna, uno spazio leggero e semi-luminoso, animato da ombre e suoni, vibrante di bagliori e di storie, all’interno del quale le molteplici eco delle opere formano un ambiente sonoro puntiforme e sospeso.

Copertina - Installation view of  Lantern With No Walls, Fondazione In Between Art Film at Tarmak 22, Gstaad, 2024. Courtesy Fondazione In Between Art Film. Photo: Andrea Rossetti

1 - Masbedo, Teorema d’incompletezza, 2008. Still da video. Courtesy degli artisti. Collezione Fondazione In Between Art Film

Fondazione In Between Art Film
Lantern With No Walls
La prima mostra di opere della collezione
Fino al 26 gennaio 2025
Tarmak22
GSTAAD

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Tarmak22
"Tarmak22 è uno spazio espositivo situato presso l'aeroporto di Gstaad-Saanen in Svizzera. Fondato nel 2019 da Tatiana de Pahlen e Antonia Crespí, esiste per portare la cultura nella comunità locale. Posto direttamente sul sito dell'aeroporto, prende il nome dalla pista su cui si affaccia. Durante la stagione invernale ospita mostre di qualità museale in collaborazione con gallerie partner internazionali. Nei mesi estivi, lo spazio produce il proprio programma. Piattaforma per attività culturali e artistiche, Tarmak22 bilancia mostre tradizionali e un nuovo approccio allo scambio artistico. Ciò favorisce un dialogo entusiasmante per una comunità di artisti, curatori, collezionisti e spettatori nella regione di Gstaad-Saanen. Tarmak22 è un centro commerciale gratuito, facilmente accessibile al pubblico e aperto tutto l'anno". (fonte: Tarmak22)