Inaugura sabato 7 dicembre 2024 al Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC) di Faenza il nuovo allestimento della sala dedicata alla ceramica europea, dall’Art Nouveau al Déco, dagli inizi del Novecento fino agli anni Quaranta. Il nuovo allestimento, a cura di Claudia Casali, presenta un percorso diviso in quattordici importanti aree tematiche che vanno dalla riscoperta delle linee sinuose della natura e della figura femminile dell’Art Nouveau al gusto per la linea stilizzata e l’esotismo del Déco, alla nascita delle Grandi Esposizioni e delle Biennali di Monza, passando dal Futurismo e dal Cenacolo Baccariniano, alternando grandi manifatture e scultori europei a quelli italiani e faentini.
Il fine è restituire la storia europea della ceramica e delle arti decorative della prima metà del Novecento in chiave "moderna", premessa per gli sviluppi contemporanei propri della stagione del secondo Dopoguerra.
Nel nuovo percorso sono esposti 600 pezzi, che analizzano le tematiche e i protagonisti dell’epoca e affrontano il ruolo delle grandi esposizioni e delle principali manifatture europee a confronto, in un dialogo tematico, formale e tecnico. "Per questo nuovo allestimento tematico si è partiti dalla storia del Museo faentino attraverso le sue acquisizioni, gli allestimenti del 1926 già completi e pensati in chiave moderna - commenta Claudia Casali -, le relazioni internazionali che l’allora direttore Ballardini aveva intessuto e fortificato negli anni del suo mandato. Poi si è proceduto all’analisi dei materiali esistenti integrandoli in parte con una campagna di restauro eccezionale che ha riportato alla luce manufatti danneggiati durante il bombardamento del maggio 1944". Il nuovo allestimento espone, così, ceramiche mancanti dal percorso museale da oltre ottant'anni, a testimoniare la straordinaria ricchezza del patrimonio conservato nei depositi del museo. Sono oltre 160 le opere recuperate dai depositi, di cui sei sono state restaurate per l’occasione. Una storia che si intreccia con quella della raccolta faentina che nasce proprio nel 1908 in seguito alla mostra delle "Belle arti e all’arte applicata" organizzata per l’Esposizione Torricelliana di Faenza. Nella mostra vennero esposte le tendenze del momento, un omaggio a Domenico Baccarini prematuramente scomparso e grandi nomi dell’epoca come Galileo Chini e Marcello Dudovich.
Alcuni degli invitati presenti in mostra donarono il primo nucleo di ceramiche per il futuro museo. Tra questi pezzi straordinari di Art Nouveau che si trovano nel nuovo allestimento figurano la manifattura Villeroy&Boch di Dresda, la manifattura di Sèvres, Zslonay di Pècs, le olandesi Distel, Browers, Plateelbakkerij, Faiencerie Delft, Fabbrica Reale, Alumina e Bing&Grondahl di Copenhagen, la Manifattura Imperiale di San Pietroburgo. In concomitanza viene inaugurato il primo touch screen multimediale di 12 postazioni di supporto didattico alle sezioni museali che ricostruiscono il contesto artistico, storico e sociale del periodo con approfondimenti e curiosità. Il progetto è realizzato grazie al programma regionale Fondo europeo di sviluppo regionale . Fesr. Inaugurazione sabato 7 dicembre, ore 11, su invito, con una lezione di introduzione alla lezione di Valerio Terraroli. Dalle ore 12 alle ore 18 ingresso libero. Domenica 8 e 15 dicembre, ore 15.30, visite guidate incluse nel prezzo del biglietto. Prenotazione obbligatoria.
Copertina - La bacheca dedicata ad Achille Calzi ed Ercole Drei nel nuovo allestimento
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MIC Faenza
Viale Baccarini 19
Faenza (RA)
Orari di apertura: dal martedì al venerdì ore 10-14, sabato e domenica ore 10-18, chiuso i lunedì non festivi, 25 dicembre e 1 gennaio.
Info: 0546697311
www.micfaenza.org