Salvo. Arrivare in tempo | Il libro sulla mostra. Torino

Torino: Pinacoteca Agnelli presenta mercoledì 15 gennaio 2025 alle ore 18:00 la pubblicazione della mostra Salvo. Arrivare in tempo, edita da JRP Editions, presso il book corner della Pinacoteca Agnelli. Alla presentazione interverranno, oltre a Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, le autrici e gli autori Valérie Da Costa, storica d’arte e curatrice, Giorgio Di Domenico, storico dell’arte, Mario García Torres, artista, e Alison Gingeras, curatrice e scrittrice. Il volume, a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti, offre un’immagine esaustiva della pratica dell’artista e contribuisce alla vasta letteratura critica sul lavoro di Salvo attraverso gli sguardi inediti di quattro autrici e autori internazionali, invitati a concentrarsi su alcuni aspetti della sua ricerca.
Pubblicato in italiano e inglese, il libro ricalca la struttura della mostra: suddiviso in otto capitoli, riporta una documentazione fedele dell’allestimento, numerosi dettagli delle opere esposte, alcuni focus sui cicli di particolare importanza e una selezione di contenuti inediti. Tra i contributi delle autrici e autori, Giorgio Di Domenico analizza le due mostre di Salvo del 1973 alla John Weber Gallery di New York e alla galleria Toselli di Milano, da cui la mostra Arrivare in tempo prende le mosse. A partire dai due allestimenti, l’autore approfondisce gli elementi di continuità e rottura tra la cosiddetta stagione concettuale di Salvo e la successiva produzione pittorica. Nel saggio Tenera è la notte, Valérie Da Costa si concentra sulla ricerca cromatica e luministica di Salvo guardando ad alcune delle opere esposte nella sala La Grande Sera. L’artista Mario García propone un percorso immaginifico nel lavoro del maestro che si presenta come la pagina di un diario di viaggio. Alison Gingeras si focalizza sull’allegoria di San Giorgio e il drago, che ritorna molte volte nella produzione di Salvo, come metafora della metodologia dell’artista: San Giorgio rappresenta la scelta coraggiosa di tornare alla pittura, mentre il Drago simboleggia l’approccio normativo della critica dell’epoca, incapace di cogliere la complessità della sua posizione. Infine, un contributo speciale è dedicato a una conversazione tra le curatrici della mostra e le fondatrici dell'Archivio Salvo, Cristina Tuarivoli e Norma Mangione, rispettivamente moglie e figlia dell’artista. La conversazione restituisce il profondo scambio con l’Archivio che ha contraddistinto la costruzione della mostra e rende conto dell’accuratezza e del calore con cui è stato possibile entrare nel mondo di Salvo. Il catalogo è disponibile presso il bookshop della Pinacoteca Agnelli e librerie nazionali e internazionali.

SopraInstallation view, Salvo. Arrivare in tempo, Pinacoteca Agnelli Torino, 2024 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino. Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

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LA MOSTRA

La Pinacoteca Agnelli presenta la più ampia mostra dedicata all’artista Salvo (Leonforte 1947 - Torino 2015), intitolata Arrivare in tempo e aperta al pubblico sino a domenica 25 maggio 2025. L’esposizione, a cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti, occupa tre piani della Pinacoteca in un percorso retrospettivo nell’opera di questo artista controcorrente e precursore, protagonista di una traiettoria indipendente la cui originalità e portata appaiono oggi più che mai significative. Nato a Leonforte in Sicilia nel 1947 e trasferitosi a Torino nel 1956, Salvo, all’anagrafe Salvatore Mangione, si avvicina durante la prima fase della sua carriera al vocabolario visivo dell’Arte Concettuale e dell’Arte Povera, affrontando temi come l’autorappresentazione e il linguaggio in opere fotografiche e scultoree. Dall’inizio degli anni Settanta, in contrapposizione con le tendenze a lui coeve, sceglie di dedicarsi esclusivamente alla pittura, rimanendovi fedele per i successivi quarant’anni. Arrivare in tempo propone un percorso esaustivo attraverso la sua pratica, suddiviso in otto capitoli che si sviluppano su tre piani della Pinacoteca. La mostra presenta alcuni dei cicli fondamentali dell’opera di Salvo, mettendo in evidenza come le sue tele non siano in contrasto con l’approccio concettuale che le precede, ma ne abbiano assorbito coerentemente le intenzioni: la sperimentazione nella ripetizione degli stessi soggetti; la riflessione sul medium utilizzato; l’affermazione dell’importanza del ruolo dell’artista e del suo imprescindibile rapporto con la storia dell’arte, con la scrittura e la letteratura. La mostra inizia con un focus sul 1973, anno in cui Salvo espone sia a New York che a Milano, da una parte presentando un gruppo di fotografie concettuali e, dall’altra, due grandi dipinti su carta. Prosegue poi con le lapidi, seguite da una rappresentazione speculativa del suo studio che include tele e scritti a testimonianza del suo interesse per la parola e per il libro come forme di espressione e fonti di ispirazione. Dallo studio dell’artista si procede in un viaggio ideale dall’interno verso l’esterno, attraverso motivi ricorrenti come i bar, i paesaggi urbani illuminati dai lampioni e quelli naturali dipinti nei diversi momenti della giornata. Il percorso espositivo continua al secondo piano, presentando i capricci e le ottomanie, frutto delle sue esplorazioni mediterranee, per concludersi nello Scrigno al quinto piano con il ciclo di San Giorgio e il drago, in ideale continuità con il desiderio di Salvo di dialogare con la storia dell’arte, rappresentata in questo caso dalla Collezione Permanente di Pinacoteca. Tratto da una citazione dell’artista, il titolo Arrivare in tempo si riferisce alla metodologia pittorica di Salvo nel voler cogliere l’essenziale sulla tela. Gioca inoltre con la sua presunta inattualità rispetto alla scena dell’arte in cui operava, e con il suo guardare alle temporalità lente della storia dell’arte piuttosto che a quelle dettate dalla moda a lui contemporanea. Si riferisce inoltre all’aneddoto secondo cui, dopo un piccolo tamponamento in macchina da lui causato, Salvo si scusò dicendo che cercava di arrivare in tempo per vedere il tramonto.

PINACOTECA AGNELLI
presenta
mercoledì 15 gennaio 2025 ore 18:00
la pubblicazione della mostra
SALVO. Arrivare in tempo
A cura di Sarah Cosulich & Lucrezia Calabrò Visconti
Progetto scientifico di Lucrezia Calabrò Visconti
Edito da JRP Editions
Intervengono: Lucrezia Calabrò Visconti, co-curatrice della mostra, Sarah Cosulich, direttrice della Pinacoteca Agnelli e co-curatrice della mostra, Valérie Da Costa, Giorgio Di Domenico, Mario García Torres e Alison Gingeras, autrici e autori del volume
Pinacoteca Agnelli, Torino

INFORMAZIONI GENERALI

Pinacoteca Agnelli
Lingotto, via Nizza 230/103
10126 Torino
https://www.pinacoteca-agnelli.it