Bologna Festival 2025 e le anteprime da non perdere

Bologna continua a confermarsi come una delle "capitali" più vive e vivaci del mondo delle Sette note. Musica Insieme presenta per la prima volta in città Augustin Hadelich, fra i più grandi violinisti del nostro tempo, accanto al pianoforte di Francesco Piemontesi, interprete di riferimento del repertorio classico e romantico. Con loro - lunedì 10 febbraio 2025 - si compie un affascinante viaggio che copre un arco cronologico di oltre due secoli.
Augustin Hadelich
Il primo Settecento di De Grigny e Rameau, adattati agli strumenti moderni, e il Novecento dei Tre pezzi di Kurtág, si alternano a tre pilastri del repertorio francese come le Sonate di Debussy, Poulenc e Franck, documentazione della vitalità di questa forma originale e vivissima anche fuori della tradizione centroeuropea. E intanto è stato annunciato il denso programma di Bologna Festival. Spiegano i promotori: "Da aprile ad ottobre otto grandi rassegne invadono in musica il capoluogo emiliano, dai musei alle chiese, dagli spazi più tradizionali alla birreria, dalla musica antica fino alle contaminazioni folk, dai giovanissimi talenti selezionati direttamente dal Festival fino ai nomi apicali del panorama internazionale ed una vena sinfonica d’assoluta eccellenza capitanata da Berliner Philharmoniker e Riccardo Muti, dalla London Symphony Orchestra e Antonio Pappano, dall'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai con Kirill Petrenko e dall'Orchestra Sinfonica Rossini diretta da Enrico Lombardi". 

Evgeny Kissin
Anche in questo caso sono imperdibili, però, due date ravvicinate: il 19 febbraio con Stefano Bollani e il 30 e 31 marzo con uno dei più grandi pianisti di oggi, Evgeny Kissin il 30 e 31 marzo. Il 2 maggio apre la stagione vera propria con la rassegna Grandi Interpreti al PalaDozza dove i Berliner saranno diretti da Riccardo Muti, "il quale rinverdisce un rapporto che ormai conta ben 53 anni da quando Herbert von Karajan lo invitò sul podio della celebre compagine. L’impaginato della serata-evento dialoga tra le due anime musicali di Muti, quella italiana con Rossini e Verdi, e quella tedesca con Brahms". Grandi Interpreti propone, poi, il 7 maggio al Teatro Auditorium Manzoni, sua sede naturale, un duo cameristico d’eccellenza internazionale, Sol Gabetta al violoncello e Bertrand Chamayou al pianoforte con un originale programma da Mendelssohn fino ai meno frequentati Wolfgang Rihm e Jörg Widmann. Spazio anche ai Cameristi della Scala con la tastiera sempre ispirata di Angela Hewitt e il corno di Emanuele Urso. E ancora Andrea Lucchesini al pianoforte tra Berio, Schumann e Chopin l’ensemble barocco di Europa Galante guidato al violino da Fabio Biondi per tornare poi al grande sinfonismo d’eccellenza il 9 giugno con la London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano e Lisa Batiashvili al violino con Richard Strauss, Mozart e Berlioz. La conclusione fa scintille il 17 ottobre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Kirill Petrenko, dal  2019 direttore musicale proprio dei Berliner. 
Dal 3 giugno al 8 luglio si propone, invece, la rassegna en plein air Talenti nello splendido Chiostro della Basilica di Santo Stefano, con sei appuntamenti cameristici dedicati ai giovani musicisti più brillanti del panorama europeo, seguendo le orme di alcuni dei concorsi più stimati quali, in questa edizione, Premio Trio di Trieste e Premio Venezia. Infine la rassegna Il Nuovo, l’Antico, l’Altrove dal 18 settembre al 30 ottobre, articolata in sette concerti tra l’Oratorio di San Filippo Neri e la Chiesa di Santa Cristina della Fondazza e dedicati alla musica antica.

Anonio Pappano

L'ASSOCIAZIONE
"Nata nel 1982, l’Associazione Bologna Festival si è distinta nel tempo per il rigore culturale della sua programmazione, ospitando artisti del grande concertismo internazionale e disegnando programmi e cicli, spesso in esclusiva. Il festival si compone di diverse rassegne: 'Grandi Interpreti', dedicata al grande repertorio classico-romantico e ai capolavori sinfonico-corali; 'Talenti', uno spazio aperto alle nuove promesse del concertismo europeo; 'Il Nuovo l’Antico' che accosta la musica antica, sempre proposta in esecuzioni filologiche, alla musica contemporanea e del Novecento. I 27 anni di direzione artistica di Mario Messinis hanno ampliato gli interessi musicali del festival oltre il repertorio più consueto del Settecento-Ottocento, prestando attenzione sia alla musica antica che alle tendenze più avanzate della musica contemporanea con specifici progetti. Nel dicembre 2019 il consiglio direttivo ha nominato Maddalena da Lisca Sovrintendente di Bologna Festival, affidandole le responsabilità sia amministrative che artistiche. Il presidente dell’associazione, Federico Stame, ed i soci sono tra le personalità più eminenti del mondo imprenditoriale e culturale di Bologna. L’attività si rivolge anche al pubblico dei più giovani, con due specifici progetti che ogni anno coinvolgono un pubblico di circa 12.000 ragazzi: Baby BoFe’ , rassegna di musica classica per bambini e 'Note sul registro', progetto di formazione all’ascolto della musica classica per le scuole primarie e secondarie". (fonte: Bologna Festival)