In altri dipinti l’assurdo contamina con più prepotenza le scene; in alcune la natura prevale sull’essere umano, ribaltando le prospettive antropizzate, come nella visione distopica dell’automobile in Swamped (2024), letteralmente sommersa dall’acqua e circondata da aironi. Ma è nella rappresentazione dello spazio domestico che Gagliardi trova il contesto ideale per raccontare il senso di perturbamento. Elementi familiari ed estranei si fondono in Chaperons (2023), in cui mani giganti avvolte in guanti viola intervengono su un interno blindato e metallico. In altri lavori, lo spazio domestico è un fondale asettico abitato da figure disumanizzate e mosse da un vacuo automatismo, come in Roundabout (2023) o come in Green Room (2023). Seduti su un divano, i volti acidi, verdi o viola, i personaggi di quest’opera sembrano sordi a qualsiasi rapporto e interazione. Da grandi finestre compaiono due cani, che però a uno sguardo attento si rivelano essere semplicemente un dipinto nel dipinto. Una mise en abyme percettiva, questa, che è un tema centrale nella ricerca dell'artista e che trova un’espressione monumentale nei nuovi cicli pittorici site-specific creati nel percorso espositivo al MASI all’interno di due ambienti più intimi e raccolti. Il primo è composto da una stanza tenda in cui il pubblico si trova immerso nella rappresentazione di un interno non-luogo, forse una sala d’attesa. Qui convivono piccioni, ombre che tengono cani al guinzaglio, figure anonime immobili e le celebri poltrone nere del modello LC2 ideato da Le Corbusier. I pezzi di design sono raffigurati nei dipinti, ma sono presenti anche nello spazio fisico, mentre interventi trompe-l'œil stampati sui cuscini complicano ulteriormente il confine tra le dimensioni. La vertigine percettiva sembra apparentemente ricomporsi nel secondo ciclo, Streaming: qui visitatori e visitatrici si trovano davanti a due enormi figure sdraiate, immerse nel sonno. Il virtuoso scorcio prospettico e i drappi con cui sono coperti i corpi richiamano celebri modelli rinascimentali del passato e la solennità dell’arte sacra - elementi che stridono però con l’intimità della scena. Come ulteriori enigmi visivi, grandi dischi-sculture di orologi da polso accompagnano i giganti dormienti. Enfatizzando la perdita di coscienza dello stato di addormentamento, l’artista innesca una riflessione sull’incessante desiderio di controllo e di gestione della nostra immagine nell’epoca digitalizzata, in cui alcuni oggetti, come appunto gli orologi, continuano a trovare un significato solo nella loro fisicità. "L'ambiguità tra realtà e rappresentazione è un tema centrale nella ricerca artistica di Louisa Gagliardi. L’atto di creare un mondo alternativo attraverso la pittura, nel quale entrare visivamente, si lega inevitabilmente alla capacità dei mezzi digitali di estendere lo spazio vitale e generare una realtà parallela, quest’ultima abitabile non solo idealmente" sottolinea ancoraFrancesca Benini. In occasione della mostra viene pubblicato un catalogo in inglese e italiano (Mousse Publishing) che mette le opere di Louisa Gagliardi in dialogo con testi letterari. In stretta collaborazione con l'artista, il MASI Lugano ha invitato tre giovani autrici e autori a confrontarsi con la sua ricerca e a scrivere un contributo inedito per il libro. I racconti di Noëmi Lerch, Sara Catella e le poesie di Micah Schippa-Wildfong si alternano alle opere dell’artista, dando vita a un libro interdisciplinare che offre un’interpretazione dello Zeitgeist contemporaneo, un paesaggio visivo e letterario da esplorare e con cui identificarsi. Il libro racchiude, inoltre, un testo critico di Francesca Benini e alcuni inserti speciali nei quali tre opere sono presentate su più pagine, svelando da vicino i loro dettagli.
Copertina - Louisa Gagliardi, Night Caps, 2022. Private Collection, Basel © the artist Photo: Stefan Altenburger Photography, Zürich
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Louisa Gagliardi
Louisa Gagliardi ha esposto in mostre personali presso: Cultuurcentrum Strombeek, Grimbergen; Taxa, Seoul; Galerie Eva Presenhuber, Zurigo; Galeria Dawid Radziszewski, Varsavia; rodolphe janssen, Bruxelles; Antenna Space, Shanghai. Ha partecipato a mostre collettive presso: Swiss Institute, New York; Museo Villa dei Cedri, Bellinzona; Centre d’Art Contemporain Genève, Ginevra; McNamara Art Projects, Hong Kong; Aargauer Kunsthaus, Aarau; Centre d’art de Neuchâtel CAN, Neuchâtel; Kunst Halle Sankt Gallen, St. Gallen; MOSTYN, Llandudno; Open Forum, Berlino; Plymouth Rock, Zurigo; Louisiana Museum of Modern Art, Humlebæk; Pilar Corrias, Londra; The Cabin, Los Angeles; Tomorrow Gallery, New York; Istituto Svizzero, Roma; König Galerie, Berlino.
Louisa Gagliardi - Artist Talk Giovedì 27 marzo 2025, ore 18:00 lingua: inglese In occasione della mostra "Louisa Gagliardi: Many Moons", il MASI Lugano organizza una conversazione tra Louisa Gagliardi e Francesca Benini, curatrice della mostra. L’evento si terrà all'interno dello spazio espositivo e sarà condotto in inglese. L'incontro sarà incentrato sulla scoperta delle opere di Louisa Gagliardi. Ingresso gratuito, prenotazione consigliata.