Matteo Gatti | Vodka Cola. La nuova mostra a Milano

Milano: Playlist by Galleria Giampaolo Abbondio presenta Vodka Cola, la nuova mostra di Matteo Gatti, artista che esplora le trasformazioni radicali che hanno segnato il passaggio dal mondo industriale tradizionale a un presente dominato dalla fluidità economica e sociale, in cui i confini tra lavoro, consumo e vita privata si dissolvono sempre più. L'esposizione si sviluppa come un viaggio attraverso i resti di un passato fatto di fabbriche e confini materiali, in cui il dominio economico e politico era tangibile, visibile, persino sfidabile, e il presente, dove le logiche produttive e di consumo permeano ogni aspetto della quotidianità.
Un mondo in cui il rifiuto netto e consapevole si dissolve in una realtà liquida, che impone nuove forme di consapevolezza e creatività per resistere o adattarsi a una forma di progresso apparentemente inarrestabile. Al centro della riflessione di Gatti si colloca l’ossessione per una produttività incessante, a cui si contrappone un’"eroica improduttività", spazio di sottrazione e assenza che diventa fertile terreno per desideri e passioni svincolati dalle logiche economiche. Qui l’inazione non è negazione, ma un atto di resistenza, un’esplorazione dell’essere al di fuori della dittatura del fare. La canzone Vodka Cola degli Area, contenuta nell'album Gli dei se ne vanno, gli arrabbiati restano! del 1978, è un brano emblematico che riflette il contesto storico e politico della fine degli anni Settanta. Il titolo stesso è una sintesi provocatoria delle contraddizioni ideologiche dell’epoca: la vodka, simbolo del blocco sovietico e dell’ideologia comunista, e la cola, emblema del capitalismo occidentale, vengono accostate per denunciare la crescente omologazione tra sistemi teoricamente contrapposti ma, di fatto, entrambi segnati da logiche di controllo. Il disco fu pubblicato in un momento di grande trasformazione politica e sociale: in Italia si stava vivendo la fine delle grandi utopie rivoluzionarie del decennio precedente, si facevano strada il compromesso storico tra il Partito Comunista Italiano e la Democrazia Cristiana e un crescente clima di tensione politica segnato dagli Anni di piombo. Gli Area, gruppo noto per la sua militanza politica e la sperimentazione musicale d’avanguardia, riflettevano nei loro testi e nelle loro sonorità una forte critica al potere, all’alienazione neoliberista e alla globalizzazione incipiente. Questo intreccio di critica politica, analisi sociologica e sperimentazione artistica si riflette perfettamente nella mostra di Gatti, che esplora le contraddizioni del presente e i confini ambigui tra ideologie, economie e identità. "Se il disincanto verso le grandi narrazioni sembra definitivo, resta aperta la domanda su nuove forme di ribellione: la rabbia, intesa come coscienza poetica e politica, non scompare, ma assume nuove configurazioni, come suggerisce un’opera in mostra che ne intercetta la latenza e la trasforma in visione". Attraverso installazioni, fotografie e interventi site-specific, l'artista intreccia passato e presente, visibile e invisibile, costruendo un dialogo che sfida lo spettatore a interrogarsi sui propri spazi di resistenza futura. Accompagnano la mostra i testi di Alessio Barettini. Matteo Gatti è nato nel 1989 a Olgiate Olona. Vive e lavora a Torino. E' un artista visivo la cui ricerca esplora l'ibridazione tra elementi naturali e culturali, sovvertendo i processi evolutivi biologici e psichici. La sua pratica combina disegno, materiali grezzi come sale e resine, e oggetti di recupero, creando cortocircuiti visivi. Ha esposto in mostre personali e collettive. 

Sopra - Matteo Gatti, Mutazioni auspicabili per potersi arrampicare sulla superficie liscia dei capannoni industriali

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Playlist by Galleria Giampaolo Abbondio
presenta
Vodka Cola
Matteo Gatti
Opening night: mercoledì 26.02.2025, 6 – 9 pm
On view: mercoledì 26 febbraio.2025 - giovedì 24 aprile 2025
Playlist by Galleria Giampaolo Abbondio
Via Carlo Poma, 18,
20129 Milano (ingresso da Via Archimede)
T: +39 02 00680350
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 18 / su appuntamento