Martedì 4 marzo, al Teatro Comunale "Claudio Abbado", la stagione 2024/2025 di Ferrara Musica prosegue con uno dei suoi appuntamenti più attesi: Jordi Savall torna in città circondato da un gruppo di straordinarie esecutrici, Les Musiciennes du Concert des Nations, con Alfia Bakieva come violino solista, un ensemble tutto al femminile ispirato alla leggendaria orchestra dell’Ospedale della Pietà di Venezia, a pochi giorni dalla Festa internazionale della Donna. Il concerto, che presenta le Quattro Stagioni e altri tre partiture di Antonio Vivaldi, rende omaggio al "Prete rosso" che visse e lavorò alla Pietà per circa quarant’anni, tra il 1704 e il 1740, e fu uno dei principali artefici dell’eccellenza della sua orchestra.
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Nato come orfanotrofio e poi divenuto scuola di musica, l’Ospedale della Pietà era un’importante istituzione alla quale venivano anche mandate bambine da varie parti d’Europa per imparare la musica. Alla fine del XVII secolo si contavano una trentina di allieve tra strumentiste e cantanti, che ogni giorno si esercitavano sotto la guida di grandi maestri e, in alcuni casi, collaboravano alla formazione delle altre ragazze. Riferendosi alla leggendaria Orchestra dell’Ospedale della Pietà, Savall ha fondato Les Musiciennes du Concert des Nations, un ensemble composto esclusivamente da musiciste donne provenienti da diversi paesi, tra cui Inghilterra, Austria, Spagna, Francia, Ungheria, Polonia, Russia e Giappone. Il progetto ha portato anche alla registrazione di un doppio album dedicato alle Quattro Stagioni, comprendendo inoltre altri quattro Concerti, eseguiti con strumenti d'epoca e un'interpretazione che riflette l'approccio storico-informato caro al grande direttore spagnolo. Il programma musicale si apre con l’esecuzione de "Il Proteo, o sia Il Mondo al Rovescio" (RV 544), un Concerto per violino, violoncello, archi e basso continuo in fa maggiore. Il titolo stesso suggerisce un gioco di inversioni e simmetrie, con un intreccio di parti in cui i ruoli degli strumenti solisti si scambiano, creando un effetto di sorpresa e dinamicità.
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Jordi Savall (ph. courtesy Ferrara Musica) |
A seguire, ecco il Concerto in re minore op. 3 n. 11 (RV 565), che fa parte della celebre raccolta L’Estro Armonico, pubblicata ad Amsterdam nel 1711. Questa composizione per due violini, violoncello, archi e basso continuo è tra le più drammatiche ed energiche dell’opera, caratterizzata da un intenso dialogo tra i solisti e una struttura che alterna momenti di impeto e lirismo. Chiude la prima parte il Concerto in si minore op. 3 n. 10 (RV 580), anch’esso tratto da L’Estro Armonico, scritto per quattro violini solisti, violoncello, archi e basso continuo. La seconda parte della serata (inizio ore 20,20) presenta le Quattro Stagioni (1725), il capolavoro più celebre di Vivaldi e uno degli esempi più straordinari di musica a programma del periodo barocco. Questa raccolta di quattro concerti per violino, archi e basso continuo descrive in musica i cambiamenti della natura e le emozioni umane legate al passare del tempo. Ogni concerto è accompagnato da un sonetto, probabilmente scritto dallo stesso Vivaldi, che ne illustra i dettagli narrativi e che in questa occasione viene recitato dall’attrice Lucia Caponetto: il canto degli uccelli e il risveglio della natura in Primavera, le tempeste estive e la calura opprimente in Estate, la vendemmia e la festa contadina in Autunno, il gelo e il vento tagliente in Inverno. Biglietti da 3 a 30 euro. Il concerto è compreso nell’abbonamento Large. Riduzione del 50% per i giovani entro i 30 anni, biglietto a 5 euro per gli studenti universitari e a 3 euro per gli allievi di Conservatorio.
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Ferrara Musica (foto Marco Caselli Nirmal) |
L'ENSEMBLE AL FEMMINILE
"Les Musiciennes du Concert des Nations nascono su ispirazione delle attività musicali che si svolgevano nel famoso Ospedale della Pietà di Venezia, un convento - fondato nel 1346 - che inizialmente ospitava i crociati e nei secoli successivi, come altri ospedali, divenne un’istituzione benefica che accoglieva orfane e bambine abbandonate. Insieme convento, orfanotrofio femminile e scuola, era anche un luogo in cui le fanciulle studiavano musica fin da piccole, svolgendo importanti attività sotto la direzione dei migliori maestri veneziani dell’epoca. Nel XVII secolo i diversi ospedali di Venezia cominciarono a riscuotere un certo riconoscimento per le esibizioni musicali di soliste, orchestre e cori formati dalle orfane. Molti di questi concerti erano destinati a un pubblico selezionato, costituito da importanti personalità. Man mano che la Pietà acquisiva prestigio per la qualità della formazione, cominciarono ad arrivare le figlie delle famiglie aristocratiche, sia legittime sia illegittime. Negli ultimi decenni della Repubblica veneziana vi venivano accolte anche giovani allieve di musica che pagavano le spese di alloggio e di studio. In virtù dell’eccezionale livello delle interpretazioni, nel corso del Sei e del Settecento l’orchestra e il coro dell’Ospedale godettero di grande prestigio, soprattutto negli anni in cui il responsabile della scuola fu Antonio Vivaldi. Grazie alle numerose audizioni per l’ammissione alle nostre Accademie di perfezionamento (che dal 2019 organizziamo ogni anno con Le Concert des Nations) e al lavoro condotto nelle stesse accademie fino al 2024, e per le prossime stagioni, abbiamo selezionato molte eccellenti interpreti, dando vita al nostro progetto di orchestra femminile composta esclusivamente da donne di meno di 39 anni, a mo’ di omaggio alle giovani interpreti dell’Ospedale della Pietà di Venezia e al suo maestro, l’incomparabile Antonio Vivaldi". (Fonte ALIA VOX)