Copertina - San Leonardo 2020, con l'etichetta firmata da Linda Fregni Nagler. foto Studio CLOU Sopra -
L'arte alla Tenuta San Leonardo. La terza edizione
Arte a San Leonardo è il progetto ideato da Anselmo Guerrieri Gonzaga e Ilaria Tronchetti Provera, e curato da Giovanna Amadasi, che affida ai linguaggi dell’arte contemporanea il racconto dell’identità della Tenuta San Leonardo, azienda produttrice di grandi vini che da 300 anni vive e si sviluppa in sinergia con il proprio territorio, nel sud del Trentino, ai piedi dei Monti Lessini e del Monte Baldo. Con la sua terza edizione, affidata all’artista Linda Fregni Nagler, l'iniziativa scrive un nuovo capitolo della propria storia con un’importante evoluzione che vede la commissione di un’opera d’arte pensata appositamente per il terroir, accanto alla consueta realizzazione di un’etichetta d’artista, destinata a un lotto in tiratura limitata di bottiglie del vino San Leonardo e che, in particolare, si lega all’uscita della nuova annata del suo vino simbolo. Linda Fregni Nagler, nata a Stoccolma nel 1976, vive e lavora a Milano. La sua ricerca artistica si avvale di diversi linguaggi, tra cui la fotografia e il disegno, per la costruzione di una pratica che intreccia arte, storia e memoria. Per l’occasione l’artista presenta Memorie di cose affidabili, composto da cinque opere che entreranno a far parte della collezione San Leonardo e da un’etichetta d’artista appositamente ideata per rivestire 999 bottiglie dell’annata 2020 del vino San Leonardo. Memorie di cose affidabili prende avvio dal Museo di San Leonardo, fondato nel 1975 dal Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga e dedicato alla conservazione di oggetti legati alla storia della tenuta, alla società rurale locale e alla tradizione della vinificazione. Linda Fregni Nagler ha selezionato e fotografato cinque oggetti tra quelli esposti, trasformandoli in immagini sospese nel tempo attraverso un processo manuale che combina fotografia e disegno. Le cinque opere che ne sono scaturite evocano un’estetica che ricorda i vecchi negativi per raccontare la bellezza di oggetti un tempo comuni, oggi spesso enigmatici per chi non ne conosce l’utilizzo. L’approccio dell’artista esalta il dettaglio attraverso un’accurata miscela di bianco e nero, raccontando una storia legata a un passato ricco di conoscenze e competenze tramandate. Spiegano Anselmo Guerrieri Gonzaga e Ilaria Tronchetti Provera: "Il lavoro di Linda Fregni Nagler reinterpreta uno dei luoghi più ricchi di storia della tenuta, enfatizzando il ruolo centrale della tradizione del lavoro umano che per secoli ha contribuito alla creazione dei nostri vini. Le sue immagini rendono omaggio a secoli di conoscenza e competenza, agli oggetti e alle abilità che, insieme, hanno reso San Leonardo un luogo così unico". Le opere che compongono Memorie di cose affidabili riflettono la ricerca decennale che Linda Fregni Nagler dedica alla relazione tra immagine e memoria, evidenziando il ruolo vitale della fotografia nella trasmissione di tradizioni, persone ed eventi pur accogliendone la soggettività intrinseca. Ogni opera si presenta come un ponte tra passato e presente, tra arte e artigianato, catturando l’essenza della tradizione di San Leonardo e della sua comunità. Completa il progetto l’etichetta d’artista per San Leonardo 2020 che si concentra su un oggetto di pregio custodito dal museo San Leonardo: il colmatore di Leonardo da Vinci. Linda Fregni Nagler reinterpreta il colmatore integrando colori neutri come il grigio, il bianco, il nero e dettagli argentati per restituire il dialogo tra fotografia e disegno, elementi fondamentali del processo creativo che la contraddistingue.