Bellano, apre il Museo Giancarlo Vitali. Arte e cultura

Dopo le prime anticipazioni dei mesi scorsi, il Comune di Bellano e ArchiViVitali annunciano l'apertura del Museo Giancarlo Vitali da mercoledì 30 aprile (inaugurazione il giorno prima) come centro studi permanente dell'opera del pittore e incisore bellanese (1929-2018) e come laboratorio di progettazione espositiva teso al dialogo tra i linguaggi del moderno e del contemporaneo. Il tutto si inserisce nel più ampio progetto di valorizzazione del territorio di Bellano, che prende il nome di BAC (Bellano Arte Cultura): un itinerario di oltre un chilometro che comprende monumenti storici, naturalistici e culturali del territorio. Il Museo Giancarlo Vitali è realizzato da ArchiViVitali ETS grazie al sostegno di donatori e al contributo di Fondazione Cariplo. Per la raccolta delle donazioni è stato istituito un apposito Fondo Museo Giancarlo Vitali presso la Fondazione Comunitaria del Lecchese.
Giancarlo Vitali nasce il 29 novembre 1929 a Bellano, sul lago di Como. Cresciuto in una famiglia di pescatori, è autodidatta; la sua parabola artistica è unica per percorso, localizzazione geografica e riconoscimenti critici. A diciotto anni, nel 1947, partecipa alla Biennale d'Arte Sacra all'Angelicum di Milano, dove espone, tra gli altri, insieme a Carlo Carrà, il quale nell'edizione successiva gli dedicherà parole di caloroso apprezzamento. Vinta una borsa di studio all'Accademia di Brera, è costretto a rinunciarvi a causa dell'impossibilità economica da parte della famiglia di mantenerlo a Milano. Da allora, fino agli anni Ottanta, smette di esporre ma non di dipingere. Il 4 novembre 1959 sposa Germana Vegetti. Nel 1983 viene riscoperto da Giovanni Testori, che vede per caso la riproduzione fotografica di una sua opera e si innamora della sua pittura: la stima e l'amicizia che ne nascono portano a quella che è di fatto la prima vera mostra personale dell'artista, inaugurata nel febbraio del 1985. Nei successivi trent'anni il suo lavoro viene divulgato e conosciuto attraverso esposizioni in spazi pubblici e gallerie private. Negli stessi anni molti altri intellettuali e scrittori italiani si interessano profondamente alla sua arte, tra di essi: David Anfam, Carlo Bertelli, Gianni Brera, Mario Botta, Peter Greenaway, Tonino Guerra, Franco Loi, Vittorio Sgarbi, Antonio Tabucchi, Michele Tavola, Marco Vallora, Andrea Vitali. Sono questi gli anni in cui realizza i suoi dipinti più conosciuti e le sue incisioni più note, pur continuando silenzioso il suo ostinato lavoro lontano dal sistema dell'arte ma in stretto contatto con i critici e gli scrittori che apprezzano la sua opera. ArchiViVitali è un'associazione ETS a carattere culturale nata nel 2016 quando ha realizzato il progetto "Giancarlo Vitali - TimeOut", una mostra voluta dall'assessorato alla Cultura del Comune di Milano, allestita in 4 sedi - Palazzo Reale, Castello Sforzesco, Casa del Manzoni e Museo di Storia Naturale. Curata da Velasco Vitali, con la collaborazione di Peter Greenaway nella mostra di Casa del Manzoni, è stata visitata da 80mila persone, dal 5 luglio al 24 settembre 2017. 

Bellano (Lago di Como) Photo C. Borlenghi
ArchiViVitali ha sede a Bellano dove custodisce, ordina e valorizza gli archivi dell'artista e coinvolge di volta in volta curatori di riconosciuta qualità, promuove un calendario di eventi culturali ed espositivi in dialogo stretto con il Comune per la promozione di iniziative volte a sostenere il percorso di rigenerazione del territorio, puntando a sviluppare l'interesse verso il mondo dell'arte, sensibilizzando i residenti e promuovendo la conoscenza di artisti e intellettuali di fama internazionale. Grazie a questa collaborazione, in 5 anni sono state allestite 12 mostre nello spazio Circolo e 5 nello spazio San Nicolao di Bellano con residenze d'artisti e dando vita alla rassegna letteraria "Il bello dell'Orrido", il laboratorio di cinema "Corto e Fieno" e il progetto fotografico "Il ritratto di Bellano", che ha coinvolto 1500 su 3500 residenti.